La crisi ha toccato la reale fruizione dei libri. Siamo arrivati al punto che la dicitura lettore forte va bene anche se hai letto più di quattro libri l’anno e non più dodici come era nel 2012.
Scrive Galimberti sul settimanale D del 2 novembre:
"Così la cultura, già collassata nella scuola, collassa anche nell’editoria e, per colpa del degrado progressivo della nostra scuola che non ha incuriosito né invogliato i ragazzi a leggere, oggi sono considerati “lettori forti” quelli che leggono almeno 4 libri all’anno. Siccome “guardare” è più facile che “leggere”, si consegna la cultura per intero alla tv e ai personaggi che vi compaiono".
Nemmeno a dire che salga la vendita dei tascabili a poco prezzo, né i libri che vengono venduti con i quotidiani nazionali.
L’editoria italiana è allo sbando e la scrittrice e giornalista Loredana Lipperini conferma in un gruppo Facebook:
"Sono almeno tre anni che continuo a parlare del meccanismo perverso del “pronti alla resa”, e del guadagno virtuale che gli editori perseguono pubblicando troppi titoli per un mercato piccolissimo e per compensare le rese di quelli già usciti. Come la vedo? Male, malissimo. Ma non è una novità".
Inevitabilmente sono tantissime le librerie che sono chiuse e anche le edicole hanno subito un reale dimezzamento. Per continuare con il pessimismo nemmeno l’avvento dell’ebook ha cambiato il trend. Ecco perché i siti che parlano solo ed esclusivamente di libri vanno preservati anche a costo di sacrifici e mal di pancia. Per iniziare di nuovo a vedere il bicchiere mezzo pieno.
- Immagine: http://www.educolor.it/immagine-leggere-su-una-pila-di-libri-i26350.html
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I lettori forti in Italia stanno diminuendo
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Bravo Vincenzo...Importante è tenere aperto il dibattito. Un caro saluto.
Bravissimo Vincenzo. Articolo che coglie nel segno. Mi permetto, a nome di tante insegnanti di rispondere, però, a Galimberti circa "il degrado progressivo della nostra scuola che non ha incuriosito né invogliato i ragazzi a leggere...". E’ vero, c’è forte degrado ma, spesso, non c’è corrispondenza scuola - famiglia e gli inviti alla lettura e alla cultura in generale da parte degli insegnanti , oggi più che mai, non vengono assolutamente presi in considerazione. Tra i docenti ci saranno anche quelli che non fanno ciò che dovrebbero ma non facciamo di tutta l’erba un fascio. La scuola propone ma spesso non viene ascoltata. Quindi... facciamoci (come dici tu) "venire mal di pancia" e collaboriamo attivamente. Non ce ne pentiremo comunque.
Grazie Emmabi, se Sololibri me lo consente, non lo chiudo il dibattito sui lettori forti. Capisci che quattro libri l’anno sono una sciocchezza, in un paese che sforna tantissimi libri ogni settimana. Ne parliamo, certo.
Cara Giovanna, sicuramente gli insegnanti si dannano per far leggere gli studenti e Galimberti è sempre tranchant . Saluti. Vincenzo
La crisi economica influisce negativamente sull’acquisto dei libri: personalmente un tempo ne compravo molti di più! Però,per un lettore "vero",le soluzioni si trovano sempre: ce li si può prestare tra amici,comprandone ciascuno di diversi e poi scambiandoseli,così come se ne possono scaricare molti gratuitamente...cosa che io sto facendo spessissimo,anche se leggere su un pc e leggere e toccare ed annusare le pagine di un cartaceo è tutt’altra cosa aimè! Io amo i libri,da sempre. Ricordo da bambina alla festa del paese me ne facevo comprare diversi dai miei genitori,anzichè chiedere di essere portata sulle giostre. Dobbiamo rieducare le nuove generazioni al piacere della lettura,non quella scolastica obbligata,ma quella che si sceglie in base ai propri gusti...cosa non facile,date le tante distrazioni tecnologiche,televisive ecc. di questi tempi!Forza libri!Forza lettori!Sorpavviveremo.
Grazie dei riconoscimenti, una cosa mi lascia stupefatto. Non parlate mai di biblioteche pubbliche, vi attardate sul fatto che i libri costano troppo. Vincenzo
A me leggere è sempre piaciuto moltissimo e da quando sono in pensione, e quindi ho più tempo per me stessa, ho molto intensificato le mie letture. Tuttavia trovo che vengono proposti troppi libri dei quali una larga parte è di qualità veramente scadente. Ci sono cascata anch’io leggendo le recensioni o lasciandomi guidare dalle preferenze del grande pubblico. Credo che bisognerebbe pubblicare un po’ di meno e scegliere meglio i libri da proporre, così da aiutare il lettore ad orientarsi più efficacemente nell’offerta e tranquillizzarlo sulla validità della spesa.