Il Palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica italiana, da qualche settimana ha inserito nel suo straordinario patrimonio culturale anche una libreria molto particolare. L’installazione rientra tra le novità del 2024 e si aggiunge alle 100 opere d’arte e agli oggetti di design ospitati nelle sale ed elencati dal sito Quirinale contemporaneo che illustra il progetto nato nel 2019.
Si tratta di 50 libri di vetro sabbiato dipinti a mano: portano la firma dell’artista Chiara Dynys e illuminano il Passaggetto di Urbano VIII. Ricordano che leggere contribuisce alla formazione della personalità di ciascun individuo e trasmettono un messaggio: i libri illuminano il nostro cammino.
I “libri di vetro” di Chiara Dynys esposti al Quirinale
La speciale esposizione può essere visitata anche online grazie alla digitalizzazione di un’iniziativa che, come spiega il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
Ha avviato una nuova visione del Palazzo e delle altre sedi della Presidenza della Repubblica, che ne aggiorna l’immagine infondendo alle significative testimonianze del passato le energie vitali dell’arte del periodo repubblicano. Il progetto, in continuo divenire, mira ad arricchire il patrimonio della dotazione presidenziale con opere contemporanee di arte e di design, che rappresentano l’eccellenza italiana in ambito creativo e progettuale.
Così il Quirinale apre le porte al pubblico anche in maniera virtuale.
“Enlightening books” di Chiara Dynys come la biblioteca di Borges
I libri di Chiara Dynys sono di dimensioni e spessore diversi, come in ogni libreria che si rispetti. Anche i colori cambiano: variano dagli azzurri, al blu, al rosa, fino ai gialli. Non tutti però sono illuminati. Solo alcuni fanno luce, mentre altri restano bui.
E si tratta di una scelta non casuale.
Parte di un progetto più ampio, intitolato Enlightening Books, cui l’artista lavora dal 2010, rappresentano una metafora del processo di apprendimento e richiamano la biblioteca descritta dallo scrittore Jorge Luis Borges:
illuminata, solitaria, infinita, perfettamente immobile, armata di volumi preziosi, inutile, incorruttibile, segreta.
Secondo Chiara Dynys, di origini mantovane e milanese di adozione, alcuni dei libri che leggiamo restano nella nostra memoria, dove rinascono continuamente. Diventano parte di noi. Sono questi i più luminosi. Ma, come nel processo di conoscenza che è in continua evoluzione, così le composizioni cambiano: ciascun volume che compone le installazioni può essere disposto e illuminato liberamente, in modo da da creare un percorso sentimentale e autobiografico.
I “libri di vetro” al Museo Fortuny di Venezia
Tutte le opere che fanno parte di questo ciclo sono pezzi unici, dipinti a mano dall’artista e perfettamente inseriti nel contesto cui sono destinati. Così i suoi libri di vetro sono già di casa a Venezia, grazie all’installazione permanente donata alla Fondazione musei Civici di Venezia MUVE.
Si trovano nel Museo Fortuny, atelier e casa di Mariano Fortuny, dove 250 libri in vetro compongono lo scaffale di fronte alle finestre del primo piano.
Qui però i volumi cambiano identità, forse contagiati dall’atmosfera creativa che permane nell’ambiente dove sono nate le stoffe immaginifiche della celebre produzione. Diventano così Enlightening Grimoires, ovvero libri magici. I colori delle copertine sono oro, bianco, nero, viola, gli stessi usati nella creazione dei tessuti Fortuny, la cui formula ancora oggi resta un segreto ben custodito. Come in ogni magia che si rispetti.
Chi è l’artista Chiara Dynys
Chiara Dynys è nata a Mantova e lavora a Milano. Nel corso degli anni ha intrapreso sperimentazioni con materiali diversi. Vetro e luce, ma anche specchi, ceramica, fusioni, tessuto, video e fotografia. Nel tempo variano anche i soggetti realizzati: oltre ai libri ci sono ad esempio i Gate of heaven, i portali in vetro di Murano, o le figure del Presepe.
L’artista ha all’attivo esposizioni in Italia e all’estero, a Ginevra, Bonn, Amburgo, Rio de Janeiro, San Paolo, Valencia, Montreal. Le sue opere sono conservate, tra gli altri, nelle collezione del VAF-Stiftung di Francoforte, all’UBD del Manno e di Zurigo, al Museo Cantonale di Lugano.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I libri di vetro di Chiara Dynys al Palazzo del Quirinale
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