“Il fantasma di Canterville” e “Il principe felice ed altre fiabe” sono una raccolta di narrazioni di Oscar Wilde che val sempre la pena di leggere, specialmente a Natale. Ognuna reca, in sé, un significato anche se “Il fantasma di Canterville” appare come il racconto più divertente per i giovani lettori.
Il Fantasma di Canterville
Una famiglia di ricchi borghesi americani, gli Otis, acquista un vecchio castello le cui stanze paiono visitate da uno spettro. I nuovi proprietari, però, con il loro spirito pragmatico, nutrono mille dubbi sul paranormale e, quando incontrano il fantasma che utilizza anche tutti gli stratagemmi per spaventarli, non provano il terrore che aveva afflitto i precedenti proprietari. Il fantasma, sir Simon di Canterville, per la precisione, si trova ancora nel castello perché nella sua vita si era macchiato di gravi colpe. Quando è morto il suo spirito non ha lasciato l’abitazione e lui ha continuato, privo di pace, a disturbare gli inquilini del maniero. Ora sir Simon, per la prima volta, si sente quasi inutile: gli Otis non lo temono, anzi, i due giovani gemelli si burlano di lui. Solo Virginia, una delle figlie, riuscirà a consolarlo, a provare pietà per lui e a farlo, quindi, riposare finalmente in pace.
Questa non è solo una storia divertente perché, nonostante i lati comici del racconto, si può intravedere una critica agli americani, non troppo apprezzati da Wilde ma, al contempo, si nota una valorizzazione dei sentimenti più profondi quali l’amore e il perdono.
Dello stesso autore val la pena di menzionare alcune fiabe tra cui :
- “Il principe felice”,
- “Il gigante egoista”,
- “Il figlio delle stelle”,
- “L’usignolo e la rosa”, contenuto nella raccolta "Il principe felice e altri racconti".
Sono queste storie che Wilde scrisse per i propri figli, con intento formativo ed educativo. In esse l’atmosfera è piuttosto triste, malinconica ma anche commovente, con argomenti ricorrenti nella religione cristiana: la compassione, l’amore incondizionato, il pentimento. In queste “opere per l’infanzia” si cela una forte complessità spirituale che rende le storie adatte ai bambini e forse, ancor più, agli adulti che, soprattutto nella società odierna e in tempi non così facili, faticano a ritrovare la serenità attraverso le cose che paiono di poco valore ma che invece ne possiedono in gran quantità.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I racconti e le fiabe di Oscar Wilde... da leggere a Natale
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