In occasione della Giornata della Memoria, stasera in tv alle 21.10 su Paramount Channel (canale 27) andrà in onda il film Il bambino con il pigiama a righe, tratto dall’omonimo romanzo dello scrittore irlandese John Boyne.
Il bambino con il pigiama a righe è un romanzo dal significato forte, a tratti crudele come la storia ci ha insegnato quando si trattano taluni argomenti. Il libro, uscito per la prima volta nel 2007, ripercorre attraverso gli occhi di un bambino una delle più grandi nefandezze compiute dall’uomo: la deportazione nei campi di concentramento.
Il film, realizzato nel 2008, è diretto e sceneggiato da Mark Herman e vede nel cast Asa Butterfield (Bruno), David Thewlis e Vera Farmiga (genitori di Bruno), Jack Scanlon (Shmuel), Amber Beattie (Gretel), Rupert Friend (tenente Kotler), Cara Horgan (Maria), Jim Norton (herr Liszt, il tutore).
Il bambino con il pigiama a righe: la trama
Bruno è un bambino di otto anni nella Berlino degli anni ‘40, città chiassosa e strade gremite di persone, dove il protagonista vive la propria giovinezza tra la scuola e tre amici del cuore; una sorella maggiore, Gretel, con la quale non va d’accordo; un padre “importante”, che veste la divisa da generale e che presto muterà le sorti della propria famiglia e concorrerà a trasformare anche quelle dell’intero paese. Il romanzo ripercorre attraverso il linguaggio semplice di un bambino un periodo di soprusi e di morti come è stato il periodo della seconda guerra mondiale, dove i lager di “Auscit” nome storpiato dall’innocenza del protagonista, faranno da sfondo all’intera vicenda.
Trasferitosi nella zona destinata a essere per quegli ebrei l’ultima sosta della propria vita, la famiglia di Bruno incapperà nelle difficoltà di un vivere le restrizioni imposte dalla guerra e da un regime rigido, vissuto con regole ferree anche all’interno della casa. Un incontro casuale in un giorno di particolare noia però cambierà l’intera vita del bambino. Tutte quelle persone vestite con il pigiama a righe che vede ogni giorno dalla propria finestra faranno crescere in Bruno il desiderio di conoscere cosa si celi dietro a quella recinzione, di comprendere quale sia la vita di tutte quelle persone. Ecco perché un giorno si avvicinerà a quel campo vietato e farà la conoscenza di un bambino della sua stessa età. L’isolamento e la mancanza della sua vecchia casa a quel punto saranno sorpassati grazie a questa nuova amicizia che colmerà le sue giornate.
Personaggi - Altri personaggi compariranno nella scena: un medico che con il suo pigiama a righe sbuccia le patate in cucina e gli serve i pasti a tavola; un giovane soldato, che si recherà spesso in visita a casa loro e che sarà considerato come il principe azzurro dalla sorella Gretel; Maria, la governante che Bruno conosce da tempo e con la quale instaurerà un rapporto più confidenziale, cercando di mascherare tutte le brutture che poco a poco si riveleranno agli occhi del bambino. La madre si distruggerà giorno dopo giorno nella consapevolezza di ciò che sta avvenendo a pochi metri da casa loro anche grazie all’opera spregevole del proprio marito.
L’Olocausto è una vicenda che tutti conoscono, ma attraverso il suo racconto Boyne ci regala una chiave di lettura diversa dove l’innocenza scaturisce prepotente, dove l’amicizia resta uno dei valori più importanti e dove la crudeltà dell’uomo fa capolino tra le righe. Un finale inaspettato regala spunti di riflessione nuovi e una dinamica differente nell’affrontare concetti già collaudati.
Recensione di Arianna e Selena Mannella
Il bambino con il pigiama a righe: il trailer del film
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Stasera in tv Il bambino con il pigiama a righe, il film dal romanzo di John Boyne
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swtttttttttttttttuuuuuuuuuuuuuuuuuuuupppppppppppeeeennnnnnnnnnndoooooooooooooooooooooooooooooooo non c’è bisogno di fare una recensione questo libro va letto riga per riga e ogni riga è una forte emozione....
libro bellissimo