Il circolo delle donne di Manhattan di Shelley Noble

Il circolo delle donne di Manhattan (TRE60, 2025, titolo originale The Colony Club, traduzione di Valentina Legnani e Valentina Lombardi) di Shelley Noble, è il nuovo romanzo della scrittrice statunitense, autrice bestseller di New York Times e USA Today, membro di diverse associazioni culturali come “Sisters in Crime”, “Mystery Writers of America”, “Women’s Fiction Writers Association” e la “Historical Novel Society”.

Virginia Woolf era una teorica e pratica del principio che ciascuna donna doveva avere una stanza tutta per sé, simbolo di autodeterminazione, emancipazione e disponibilità economica. Ma le donne, al pari degli uomini, dovevano avere il diritto di avere un proprio club, dove poter trascorrere la notte, farsi recapitare i pacchi, scrivere lettere, cenare… Questo sogno, che sarebbe diventato una rivoluzione, si avverò a New York, nei primi anni del Novecento, solo perché una donna non riuscì ad avere una stanza al Waldorf.

‘‘Colony Club’’, perché noi siamo come i coloni originari, ma mentre loro esplorarono una nuova terra e la trasformarono nella loro patria, il club diverrà la patria delle nuove idee, delle nuove associazioni e del progresso.

Il Colony Club, club privato riservato alle donne a New York City, fu fondato nel 1903 da Florence Jaffray “Daisy” Harriman, consorte del banchiere J. Borden Harriman, come il primo club sociale istituito a New York City da e per le donne, modellato su simili club per gentiluomini. Oggi, gli uomini sono ammessi come ospiti. Insieme ad altre donne ricche, tra cui Anne Tracy Morgan, Daisy Harriman raccolse 500 mila dollari e incaricò Stanford White di McKim, Mead & White di costruire la club house originale, in seguito nota come "Old Colony Club". Questo edificio, al 120 di Madison Avenue, tra East 30th e East 31st sul lato ovest di Madison, fu costruito tra il 1904 e il 1908 e modellato sulle case del XVIII secolo di Annapolis, nel Maryland.
Gli interni, che esistono in gran parte invariati, furono creati da Elsie de Wolfe, che in seguito sarebbe diventata Lady Mendl, un’ex attrice che aveva da poco aperto un’attività di interior design e la cui compagna, l’agente teatrale Elizabeth Marbury, era una delle fondatrici del club. Stanford White fu ucciso da Harry K. Thaw mesi prima che la costruzione del Colony Club fosse completata. L’edificio fu progettato nello stile Federal Revival e presenta un’insolita muratura realizzata con un motivo a pannolino come caratteristica notevole della sua facciata. Il club e la strada di fronte erano spesso il sito di grandi raduni per il suffragio sponsorizzati dalla Equal Franchise Society, a cui appartenevano molti membri del Club.
L’Old Colony Club fu venduto a Genevieve Garvan Brady dopo che il club si trasferì nella sua nuova sede nel 1916. Oggi, l’edificio ospita la sede centrale della costa orientale dell’America Academy Dramatic Arts, e gli è stato conferito lo status di punto di riferimento dalla città di New York nel 1966.
La seconda clubhouse, situata al 564 di Park Avenue, conosciuta anche come 51 East 62nd Street, all’angolo nord-ovest, fu commissionata nel 1913 e costruita dal 1914 al 1916. Fu progettata da Delano&Aldrich in stile neo-giorgiano, con interni organizzati da Elsie de Wolfe, che ne ha curato la decorazione, scelta materiali e arredo. L’edificio ha una base in marmo con mattoni rossi e finiture in marmo e colonne per i piani superiori. Il club continua la sua politica di iscrizione riservata alle donne: i nuovi membri devono essere raccomandati dai membri attuali.
In questo coinvolgente romanzo, l’autrice descrive la tenacia e la determinazione di tre donne: Florence Jaffray “Daisy” Harriman, esponente dell’alta società della Gilded Age, l’ex attrice Elsie de Wolfe e la giovane architetto Nora Bromley, anime affini che si conquistano il posto che spetta loro di diritto nel Ventesimo secolo.

Da là sarebbe ripartita una nuova generazione.