C’era una volta…
Era quello l’inizio del rituale della fiaba della buonanotte. In un tempo lontano e assai distante da quello odierno, un luogo segreto e accogliente, in cui la sera prima di coricarci i nostri occhi si chiudevano placidamente, cedendo il posto ad una chiave dorata in grado di aprire le porte di un mondo fatto di emozioni, immagini e sensazioni ricche di un qualcosa a noi del tutto sconosciuto.
Un tempo in cui le nostre orecchie solevano porgere l’attenzione verso quella voce a noi familiare, calda e morbida che consentiva la conoscenza di mondi misteriosi, sconosciuti alla ragione, ma pienamente vicini al nostro cuore.
Era come un sipario che splendeva di una luce mai vista, ricco di tonalità vivide e colorate capace di dar vita ad un rituale al quale i nostri genitori erano chiamati e che al contempo faceva fiorire una strana e nuova consapevolezza rispetto a radici mai viste prima e provenienti da chissà dove; alcune attorcigliate altre libere, ma sempre nutrite da quella linfa di emozioni in grado di rinnovarsi continuamente e difficili da decifrare in un batter d’occhio.
La rabbia, la paura, la tristezza e la felicità sembravano non conoscere limiti, nel momento in cui bussavano alla finestra della nostra intimità. Divenivano colme di una vita pronta a sbocciare, intenta a trovar posto lungo i margini del nostro cuore e sul soffitto della nostra immaginazione.
A contatto con le emozioni in un’ottica analogica
Nel loro modo imprevedibile e giocoso queste strane radici erano preludio di una metamorfosi dove quanto di più caratteristico era custodito al loro interno, al di fuori assumeva le sembianze di un fiore, di una foglia gialla, oppure ancora di un girasole pronto ad ergersi dinanzi al primo raggio pronto ad accoglierlo.
Custodendo in un unico abbraccio numerose tematiche, i contenuti della fiaba risentono di un’enfasi e di un timbro quali ponti per accedere a un mondo fatto di sorprese, imprevisti, difficoltà che se comunicate in maniera ludica riservano un fascino dove la parola “Impossibile” lascia il posto a quella della “Possibilità”!
Comunicare al bambino i sentieri sconosciuti contenuti nel libro, pian piano promuoverà una fioritura consapevole e autentica, attraverso la quale addentrarsi in quella dimensione emotiva dalla quale lui stesso è abitato.
Un luogo ricco di sfumature e colori dove conoscere e scoprire quegli enigmi del cuore ai quali può essere finalmente dato un nome, una forma, un colore, rendendoli non più insormontabili, ma veri e propri alleati.
Sin dalla notte dei tempi infatti la fiaba e il suo valore sono stati sempre connessi alla creatività, all’immaginario ma, ancor più, a una modalità di abitare il mondo e le emozioni che esso ci trasmette, del tutto originale.
Se leggerle ai propri figli dovrebbe avere il sapore di un rituale da scoprire e riscoprire assieme a loro; da adulti, al contrario, risulterebbe di grande utilità al fine di rapportarci in maniera spontanea con quanto ci abita dentro.
Perdere l’equilibrio per trovarne uno nuovo
Link affiliato
Questa lettura ci permette di ripristinare la genuina capacità di farci guidare da quei personaggi misteriosi e dalle forme a volte bizzarre, che sembrano saperla più di noi e che sono in grado di farci conoscere nuove strade, lontane dalla ragione e dal nostro modo convenzionale di vivere il quotidiano.
La fiaba inaugura il superamento di contraddizioni, permettendo così la scoperta di soluzioni inaspettate e strategie che sembrano provenire da un mondo lontano nel tempo. Pertanto, in ambo i casi, la realtà non viene nascosta, ma al contrario comunicata e trasmutata a un livello creativo in grado di trasformare un timore, una paura e un pensiero ricorrente in nuove forme, del tutto personalizzate.
Le fiabe dunque ci rivelano formule del tutto sconosciute, capaci di dar vita a quella misteriosa giostra di emozioni che abita la nostra fantasia sin dall’infanzia.
Fonti
- Louise Von Franz, M., (2007), Il femminile nella fiaba (Bollati Boringhieri, Torino, 2007)
- Hillman, J., (1992), Re-Visione della psicologia (Adelphi Editore, Milano, 1999)
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Fiabe della buonanotte: un valore da riscoprire e tramandare
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Libri per bambini News Libri Curiosità per amanti dei libri
Lascia il tuo commento