Come si può aiutare i propri figli ad acquisire più facilmente l’abilità della lettura? Leggendo loro più libri possibile prima che vadano alle elementari. Leggere delle fiabe ai bambini prima che vadano a letto, quindi, non è più solo un modo per farli addormentare o per stimolare la loro creatività, ma anche un gesto che potrà facilitare il loro percorso alla scoperta della lettura, arrivando anche a favorire il loro rendimento scolastico. Tutto ciò è emerso da una ricerca dell’Università dell’Ohio pubblicata su The Journal of Developmental and Behavioral Pediatrics. Andiamo a vedere, nello specifico, i risultati di questa ricerca.
Leggere ai bambini per stimolare il cervello all’apprendimento dei vocaboli
Pare strabiliante ma il risultato della ricerca in questione è il seguente: secondo i ricercatori i bambini in età prescolare a cui i genitori leggono all’incirca cinque libri al giorno inizieranno la scuola elementare con un vocabolario che, potenzialmente, potrà essere più ricco di quello degli altri bambini di ben 1,4 milioni di parole.
Oltre alla questione dei vocaboli è emerso anche come leggere ai bambini più libri possibile vada ad influenzare le capacità di apprendimento e le abilità di lettura anche negli anni successivi.
Come si è arrivati a questo risultato? Lo studio è partito da quello che è un problema diffuso negli Stati Uniti, ovvero la grande differenza del numero di parole conosciute dai bambini entrando alla scuola elementare. Si nota come i bambini che provengono da fasce più abbienti della popolazione conoscano molte più parole di quelli che, invece, provengono da ambienti più difficili. Sembra che questo gap non sia discriminante solo all’inizio ma che porti anche, col passare degli anni, maggiori difficoltà nell’apprendimento poiché i bambini più sfortunati sembrano partire già svantaggiati.
Come nascono queste differenze di vocabolario così massicce lo hanno studiato i ricercatori dell’Università dell’Ohio, esplorando il ruolo dei libri in questo senso. L’idea è nata da un sondaggio precedentemente sottoposto ai genitori americano da cui era emerso che il 25% dei partecipanti non aveva mai letto, o comunque aveva letto molto raramente, dei libri ai propri figli.
La ricerca
Qual è stato il processo di ricerca che ha portato a stabilire quanto leggere libri in età prescolare cambi le sorti dell’apprendimento dei bambini? Innanzitutto i ricercatori sono andati a indagare sui 100 libri per bambini più comuni. Selezionando, da questa lista, 30 titoli a caso hanno fatto il calcolo di quante parole contenevano. Nei libri illustrati, in media, ci sono 140 parole mentre in quelli cartonati all’incirca 228 parole.
Facendo una stima nata dal presupposto che i bambini avrebbero letto libri cartonati fino a 3 anni e libri illustrati fino a 5 anni si è arrivati al risultato di quante parole ogni bambino avrebbe sentito dalla nascita fino all’inizio della scuola elementare.
Il risultato è presto detto: i bambini a cui vengono letti circa cinque libri al giorno avranno ascoltato oltre 1,4 milioni di parole prima di entrare alle elementari. Leggendo, invece, solo un libro al giorno, i piccoli avranno ascoltato 296.600 parole prima della scuola. Il gap si va via via facendo maggiore se vengono letti meno libri (tre a settimana oppure solo uno o due sempre ogni sette giorni). I bambini a cui non viene letto nemmeno un libro prima dell’inizio della scuola avranno ascoltato solamente 4.662 parole.
Questi risultati hanno dato l’idea ai ricercatori: il termine “million word gap” ora definisce il divario di un milione di vocaboli che, in qualche modo, influenza la capacità cognitiva dei bambini facendo sì che arrivino a scuola già con differenze abissali tra di loro, in alcuni casi.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Leggere ai figli prima delle elementari arricchisce il loro vocabolario: perché lo spiega la scienza
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