

Simone Cristicchi, divenuto popolarissimo nel 2005 con il brano-tormentone Vorrei cantare come Biagio Antonacci, già vincitore al Festival di Sanremo 2007 con Ti regalerò una rosa, un pezzo incentrato sulla malattia mentale, quest’anno torna in gara fra i big con Quando sarai piccola, dedicato alla madre.
Dunque il cantautore romano non si smentisce e continua a distinguersi nel panorama musicale nostrano per la complessità delle tematiche trattate, nonché per la ricercatezza e l’accuratezza formali che lo rendono un faro nell’attuale cantautorato italiano.
Eclettico, mai uguale a se stesso, di seguito analizziamo il testo e il significato di Credo, una sorta di canzone-preghiera che fa parte del suo ultimo album Dalle tenebre alla luce.
“Credo”: testo della poesia di Simone Cristicchi
Credo nello sguardo della Gioconda e nei disegni dei bambini.
Nell’odore dei panni stesi e in quello delle mani di mia madre.
Credo che quando la barbarie diventa normalità, la tenerezza sia l’unica rivoluzione.
Credo che la vera gioia sia riuscire a sentirsi parte di un panorama incantevole, pur non essendo altro che un minuscolo granello di sabbia.
Credo che la lingua di Dio sia il silenzio, e il suo corpo la Natura.
Credo alla potenza del soffione, quel piccolo fiore selvatico che cresce ostinato tra le pieghe dell’asfalto e anche in mezzo a mille difficoltà, lui riesce comunque a farcela.
Credo nelle stelle cadenti, quelle che poi si rialzano e vanno avanti.
Credo nel pesce fuor d’acqua, perché è l’unico che poi si è evoluto.
Credo che chi non vive il presente, sarà sempre imperfetto. Pure da trapassato.
Perché la vera sfida è debuttare ogni giorno: tutto il resto è repertorio.
Credo che non sia la bellezza che salverà il mondo, ma siamo noi che dobbiamo salvare la bellezza.
Credo nell’amore sprecato, buttato via, in chi sa donarsi agli altri senza chiedere niente in cambio e che la parola amore, se la scomponi, diventa tutto il contrario della morte.
Amore, alfa privativo, mors. A-mors, amore, significa “voglio che tu non muoia mai”.
Credo che alla fine della nostra vita non ci sarà chiesto quanti soldi abbiamo guadagnato, quante case abbiamo comperato, ma quanta bellezza, quanto amore c’è in più dopo il tuo passaggio sopra questa terra.
Credo che non ci sia peggior peccato che non stupirsi più di niente e che tutta la scienza, la cultura e l’intelligenza del mondo non basti, e che a volte bisognerebbe soltanto inchinarsi davanti a questo grande mistero in cui tutti siamo immersi, al miracolo di questa vita che va avanti, nonostante tutto non si ferma, e si trasforma ogni secondo.
E tutto quello che non sappiamo e non capiremo mai, tutto il resto lo chiederemo agli alberi.
Simone Cristicchi recita “Credo”: il video
Credo: analisi e significato del testo di Simone Cristicchi
Credo è un inno alla vita e alla bellezza di ciò che ci circonda. In Credo Simone Cristicchi tocca vette altissime di liricità e con un linguaggio tanto intenso quanto immediato, ci regala un inno alla vita che fa vibrare le corde più profonde della nostra anima.
Un po’ canzone e un po’ preghiera, il testo, che interpretato al pianoforte ammalia per la magia che riesce ad emanare e a trasmettere a chi ascolta, è uno dei più originali e suggestivi della musica italiana contemporanea.
L’autore vi infonde tutto l’amore per la vita di cui è capace, ma anche un certo senso di smarrimento rispetto al suo inestricabile mistero.
Di certo, tuttavia, ci sprona a coglierne il valore ogni giorno, anche, anzi soprattutto, negli aspetti più semplici, a cui spesso non prestiamo l’attenzione che invece meriterebbero.
Ma in cosa crede il cantautore romano?
Nell’arte, che si tratti di quella eccelsa della Gioconda leonardesca o di quella ingenua dei bambini, che sono soliti disegnare il mondo colorato che vorrebbero; alla tenerezza contro la barbarie, alla bellezza della natura come immagine di Dio e nei fiori che crescono sull’asfalto forti e vigorosi; crede che si debba essere pronti ad affrontare ogni nuovo giorno come se fosse il primo senza rimuginare sul passato e che la vita, infine, sia al tempo stesso un enigma e un miracolo, tanto inspiegabile quanto meraviglioso, da abbracciare e proteggere.
Le parole di Credo, forse il testo più spirituale di Cristicchi fino a oggi, rivelano e diffondono un messaggio di grande positività, in piena sintonia con l’atteggiamento che l’autore mostra di fronte alle avversità, non ultima la malattia della madre che gli ha ispirato il brano Quando sarai piccola, con cui gareggia al Festival di Sanremo 2025.
Perché Simone riesce a trovare la poesia anche nelle situazioni più complicate, proprie di ogni esistenza e che pertanto dobbiamo imparare ad affrontare con determinazione e coraggio.
In una recente intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, Cristicchi ha dichiarato:
"Credo che la realtà sia molto poetica, che ci sia tanta bellezza: dobbiamo cambiare il modo di guardarla. Il mondo, nonostante tutto, mi appare sempre meraviglioso".
E come afferma in Credo, saper riconoscere e cogliere questa bellezza spetta a solo a noi.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Credo”: la poesia di Simone Cristicchi inno alla vita e alla bellezza
Interessante...
Certo se lui fosse una donna sarebbe molto meno ottimista.