

Simone Cristicchi sul palco di Sanremo 2025
Il 75° Festival di Sanremo, a prescindere da come finirà la gara vera e propria, ha già un vincitore e si chiama Simone Cristicchi, che con Quando sarai piccola porta sul palco dell’Ariston una parte di se stesso e promette di farci tirar fuori dalla tasca il fazzoletto.
Il brano si è già aggiudicato il prestigioso Premio Lunezia per Sanremo 2025 con la seguente motivazione:
"Una mamma che torna bambina. La vita ribalta i ruoli e le grandi trasformazioni sono terapeutiche e vivificanti. Tema universale, Simone Cristicchi è impegnato a proporre riflessioni che penetrano ed emozionano"
(Dario Salvatori, critico musicale).
La canzone, che tocca il tema estremamente delicato dell’Alzheimer e quello eterno del rapporto madre/figlio, si ispira al dramma vissuto dall’autore e dalla sua famiglia nel 2012, già raccontato nel libro HappyNext. Alla ricerca della felicità, edito nel 2021 da La nave di Teseo.
Vediamo qual è la storia vera che si cela dietro Quando sarai piccola e analizziamone il testo, in cui Cristicchi riesce ad affrontare argomenti forti e toccanti con la profondità di un poeta, senza mai scadere nel banale e nel sentimentalismo spicciolo.
“Quando sarai piccola”: testo della canzone di Cristicchi
di S. Cristicchi - N. Brunialti - Amara
Ed. Dueffel Music di Francesco Migliacci/
Amara Edizioni di Erika Mineo
Quando sarai piccola ti aiuterò a capire chi sei,
Ti starò vicino come non ho fatto mai.
Rallenteremo il passo se camminerò veloce,
Parlerò al posto tuo se ti si ferma la voce.
Giocheremo a ricordare quanti figli hai,
Che sei nata il 20 marzo del ’46.
Se ti chiederai il perché di quell’anello al dito
Ti dirò di mio padre ovvero tuo marito.
Ti insegnerò a stare in piedi da sola, a ritrovare la strada di casa.
Ti ripeterò il mio nome mille volte perché tanto te lo scorderai.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutto quell’amore che mi hai dato
E sorridere del tempo che non sembra mai passato.
Quando sarai piccola mi insegnerai davvero chi sono,
A capire che tuo figlio è diventato un uomo.
Quando ti prenderò in braccio
E sembrerai leggera come una bambina sopra un’altalena.
Preparerò da mangiare per cena, io che so fare il caffè a malapena.
Ti ripeterò il tuo nome mille volte fino a quando lo ricorderai.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutto, tutto il bene che mi hai dato.
E sconfiggere anche il tempo che per noi non è passato.
Ci sono cose che non puoi cancellare,
Ci sono abbracci che non devi sprecare.
Ci sono sguardi pieni di silenzio
Che non sai descrivere con le parole.
C’è quella rabbia di vederti cambiare
E la fatica di doverlo accettare.
Ci sono pagine di vita, pezzi di memoria
Che non so dimenticare.
Eeee… è ancora un altro giorno insieme a te,
Per restituirti tutta questa vita che mi hai dato
E sorridere del tempo e di come ci ha cambiato.
Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte
Che non avrai paura nemmeno della morte
Tu mi darai la tua mano, io un bacio sulla fronte
Adesso è tardi, fai la brava
Buonanotte
“Quando sarai piccola”: il video di Cristicchi a Sanremo 2025
“Quando sarai piccola”: la storia autobiografica che ha ispirato il brano raccontata in un libro


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Lo stesso Simone Cristicchi, nel suo libro HappyNext. Alla ricerca della felicità, narra l’episodio che ha ispirato la scrittura di Quando sarai piccola.
Lo descrive nel capitolo intitolato Luciana, dedicato alla madre e alla sventura che la colpì nel 2012, quando un’improvvisa emorragia cerebrale la costrinse a diversi giorni di ospedale nei quali rimase sospesa tra la vita e la morte.
Di fronte al corpo fragile della donna emergono e si delineano i sentimenti contrastanti dei familiari, puntualmente ripercorsi dall’autore, che sperimenta stati d’animo altalenanti culminanti in momenti di grande e forse immotivata speranza e in altri di mesta rassegnazione.
Intanto l’ambiente freddo e al tempo stesso umanissimo dell’ospedale e della sala di rianimazione, la vista della sofferenza, della malattia, ma anche dell’amore profondo che a volte, per fortuna, lega le persone le une alle altre, lo costringono ad una riflessione sull’esistenza e sulla morte, sul fato e sulla speranza, che quasi sempre si accende quando ci si trova nel mezzo di un dramma, che esista una presenza alta e divina che tutto può, controlla e sistema.
E poi c’è la mamma, buona e generosa, fino a un attimo prima attiva, pronta a prodigarsi per i familiari e a sacrificarsi per loro senza mai perdere il sorriso sulle labbra, adesso immobile, intubata e "clinicamente morta" secondo i medici.
Eppure la signora Luciana, nonostante le infauste premesse, la terribile diagnosi e le flebili speranze appese a un filo, dopo cinque lunghissime giornate e altrettante notti che hanno gettato i suoi cari nella disperazione, si risveglia.
Sembra un miracolo e forse lo è.
Quando Simone e i fratelli Davide e Desirée chiedono al dottore una spiegazione su come possa essere successo, la risposta è "Se devo dirvi la verità, proprio non me lo so spiegare".
Ad ogni modo Luciana è salva, il corpo non è più quello di prima e subisce anche un intervento al cervello per contenere la situazione, ma lei, dice Cristicchi, sorride, sorride sempre, serena tra le persone che le vogliono bene, a cominciare dai figli e dagli adorati nipotini.
“Quando sarai piccola”: analisi e significato del testo della canzone di Cristicchi
L’amore che accende la speranza, cura, guarisce, e forse, fa miracoli - Quando sarai piccola di Simone Cristicchi è una canzone che parla di malattia, del tempo che passa ma, soprattutto, di amore.
Protagonista assoluto del brano è, infatti, il legame inscindibile fra madre e figlio, ma ribaltato, analizzato cioè, attraverso lo scorrere degli anni, che passano sì inesorabilmente per tutti e con conseguenze spesso spiacevoli, ma che trova nei sentimenti una cura infallibile, capace di lenire sofferenze, malinconie e malanni.
L’Alzheimer non è certo una materia facile da trattare, figuriamoci da mettere in musica, tuttavia il cantautore romano non solo ci riesce benissimo, ma ce lo fa apparire persino un po’ meno crudele di quanto non sia e appena appena più facile da affrontare.
Il Morbo di Alzheimer è una patologia diffusa, che colpisce quasi sempre, ma non esclusivamente, le persone anziane, cancellando completamente o quasi la memoria e i ricordi.
Il cervello diventa una tabula rasa completamente in balia degli eventi e dei pericoli, in quanto chi ne soffre non sa più né chi sia né cosa faccia e ciò lo rende inevitabilmente e drammaticamente debole e insicuro dal punto di vista psicologico e, di conseguenza, anche fisico.
Quasi sempre il paziente regredisce, torna bambino, piccolo, come recita, per l’appunto, il titolo della canzone di Cristicchi.
L’unica cura davvero efficace per l’Alzheimer, e non solo, è costituita dalla vicinanza, dall’affetto, dal senso di protezione e dal supporto continuo di familiari e amici, in una sola parola, dall’amore.
Proprio come quello cantato in Quando sarai piccola, dove il figlio assicura alla madre anziana di diventare la sua memoria, il bastone a cui appoggiarsi, il tesoro dal quale attingere nei momenti più bui.
Con grazia e sensibilità, l’autore ci ricorda che arriva il momento in cui i figli, per motivi anagrafici, diventano i genitori dei propri genitori, ormai invecchiati, stanchi, non più presenti a se stessi come una volta.
Una consapevolezza che però non si tramuta in tristezza, bensì nel desiderio spasmodico e insopprimibile di essere accanto a chi si ama, ancora di più se a soffrire è chi ci ha nutrito e cresciuto.
Dunque si ribaltano i ruoli, ma i sentimenti restano intatti e, anzi, si rafforzano.
Intervistato dal quotidiano La Repubblica in merito al significato del pezzo portato a Sanremo 2025, Simone Cristicchi ha dichiarato che
"Il brano racconta di quando nella vita, con il passare del tempo, noi diventiamo i genitori dei nostri genitori e in qualche modo restituiamo con amore tutto quello che abbiamo ricevuto da loro".
Un bellissimo messaggio di amore e speranza per tutti, nonché un piccolo capolavoro come accade ogni volta che la poesia si accompagna alla buona musica.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi: significato e la vera storia che ha ispirato la canzone
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