Per inaugurare "Libri come - la Festa dei Libri e della Lettura" che si tiene a Roma all’Auditorium dal 25 al 28 marzo, l’ideatore della manifestazione Marino Sinibaldi ha invitato studenti delle scuole superiori ad ascoltare la lunga intervista/testimonianza di Boris Pahor, lo scrittore sloveno nato a Trieste che, con la sua lunga e complicata biografia, può raccogliere l’intero "secolo breve".
Chi è Boris Pahor - Nato nel 1913, Pahor ha vissuto il fascismo e ha subito sulla sua pelle la ferocia nazista, essendo stato deportato in campi di concentramento quali Dachau e Bergen Belsen. Grazie alla conoscenza di molte lingue dell’est, riuscì a sopravvivere come traduttore e infermiere. Uscito dall’inferno concentrazionario gravemente ammalato di tubercolosi, fu internato in un ospedale dove riuscì a debellare la malattia e incominciò a scrivere.
I suoi libri - Il suo libro più celebre, "Necropoli", è stato scritto oltre quaranta anni fa. La sua testimonianza preziosa continua sui giornali ma soprattutto nelle scuole. I suoi racconti complessi fanno riferimento a vicende storiche poco note ai nostri studenti, ma la sua grande capacità affabulatoria ha fatto il miracolo: il vecchio testimone ha ottenuto tra i giovani un gran successo ed ha dunque inaugurato degnamente la manifestazione in onore dei libri e della lettura, che continuerà con nomi celebri nei prossimi giorni.
Vedi anche: www.sololibri.net/Libri-come-Festa-del-libro-e-della.html
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