Sara Carli (1991) è una dottoranda in Medicina Molecolare, emiliana di nascita ma trapiantata a Milano. Cresciuta con il naso sui libri e la musica nelle orecchie, nel giugno 2020 Sara pubblica il suo romanzo d’esordio, Melodia per anime spezzate, con la casa editrice Brè Edizioni.
- Di che cosa parla il tuo romanzo?
Melodia per anime spezzate è un romanzo di formazione, dove si intrecciano le storie di un gruppo di ragazzi che si incontrano in un’Accademia di arti drammatiche. Tra di loro c’è il chitarrista Luca, lingua lunga, gambe corte e la testa sempre tra le nuvole; c’è Viola, che si rifugia tra i passi di una coreografia per scappare da se stessa; ci sono Caterina, che ammalia tra una piroette e l’altra, e Eve, che si fa spazio in una gabbia di leoni con il suo animo candido. Le loro storie collidono, si allontano e finiscono per mescolarsi di nuovo. Nella prima parte del romanzo vengono costruiti una serie di equilibri che poi, terminata l’esperienza dell’Accademia, sono messi a dura prova. Impareranno che i sogni sanno travolgere in maniera positiva, ma sanno anche affondarti con estrema facilità.
- Da cosa trai ispirazione per i tuoi romanzi?
Mi è capitato spesso che alcune scene mi si siano palesate nella testa per colpa di avvenimenti banali. Come quando vidi il vento rubare il cappello a una signora che scendeva dal bus. Ho usato quel piccolo frammento, visto di sfuggita prima di tornare a fissare distese di cemento, per descrivere la dichiarazione di uno dei protagonisti. Senza dubbio anche la musica ha saputo essere una musa eccezionale. Fosse per me, vivrei con le cuffiette sempre accese. Il prologo, ambientato circa sette anni dopo gli avvenimenti del romanzo, germogliò tra i miei pensieri ascoltando La mia versione dei ricordi di Francesco Gabbani. Non da meno, un ringraziamento speciale va a una mia cara amica ballerina, Ottavia, che è stata fondamentale nella caratterizzazione di Viola.
- Dove è ambientato il tuo romanzo?
Le vicende si snodano tra Roma, Milano, New York e Las Vegas. Mi piace raccontare di luoghi che conosco e che tengo nel cuore. Nel descrivere le mie ambientazioni ho provato a ricreare quelle che erano state le mie emozioni la prima volta che ho fatto un selfie davanti al Duomo di Milano, quando un bus mi ha fatto conoscere le rovine di Roma o il giorno in cui ho potuto camminare sulla 5th Avenue. Solo per Las Vegas, purtroppo, mi sono affidata ai racconti di un’amica che l’ha visitata in viaggio di nozze.
- Quali sono i tuoi autori preferiti?
L’autore che leggo di più è Guillaume Musso. Di recente ho iniziato a leggere tanti romanzi italiani e tra questi sono rimasta folgorata dalla saga dell’Amica Geniale, dalla delicatezza del flusso di pensiero di Elena Ferrante che sembra prenderti per mano e accompagnarti tra gli accadimenti. Più che autori preferiti, però, ho libri preferiti. Tra questi Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh, Storia di una ladra di libri di Mark Zusak ed Entra nella mia vita di Clara Sanchez.
- Com’è stato vedere il tuo libro sugli scaffali delle librerie?
Strano. Uno strano che ho realizzato dopo, quando sono arrivata a casa e ho sfogliato le fotografie fatte agli scaffali. Per anni questa storia è stato un file word, tanto prezioso da essere stato nascosto a tutti i miei familiari e i miei amici. Poi, lo scorso Natale ho regalato il file word a mia mamma. Santa donna, si è dovuta raccapezzare per giorni tra le stampe di cinquecento fogli. È stata lei a spingermi a mandare il romanzo a qualche casa editrice. Se chiudo gli occhi e vado a ritroso, alle serate passate a scrivere, a pezzi di storia abbozzati, a quando il sorriso del protagonista si è affacciato nella mia testa, mi sembra ancora surreale. Che tutte quelle cose là siano ora una copertina, tanti fogli numerati, che si possono sfogliare accanto ai libri di Sparks e di Marcello Simoni. Strano. Ma uno strano bello.
- Chi dovrebbe leggere il tuo romanzo?
Sicuramente chi ama leggere delle diverse sfaccettature dell’animo umano. Spero di aver creato un drappello di personaggi diversi l’uno dall’altro, in cui sia facile potersi identificare. Poi penso che sia un libro adatto per chi ama perdersi tra le note di una canzone, per chi crede nei propri obbiettivi, per chi è caparbio e impaurito allo stesso tempo. Se dovessi immaginare una persona con il mio libro tra le mani, mi piacerebbe fosse qualcuno in coda a un provino, che legge per scacciare un po’ di tensione.
- Progetti futuri?
Beh, la copertina riporta Volume I. Questo presuppone un Volume II. In realtà anche un Volume III. Quindi, diciamo che come progetti, per ora, mi sembrano sufficienti.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Sara Carli, in libreria con Melodia per anime spezzate
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Ti presento i miei... libri News Libri
Uno dei libri più belli e veri — ambientato in Italia — che abbia letto. Consiglio Melodia per Anime Spezzate a tutti. L’autrice ha una notevole capacità nel saper approfondire personaggi e vicende. Impossibile non affezionarsi a Viola, Luca, Eve, Caterina e persino a Oscar! Inoltre, fra dramma, leggera ironia, passi di danza classica e note musicali che vanno a trovare il loro incastro, la trama prosegue molto fluidamente. Complimenti ancora!
Ho letto e riletto questo libro e non mi stancherò mai di farlo.. Una raccolta di emozioni a suon di musica e danza! Un libro perfetto per chi sogna ad occhi aperti ma anche per chi, di sognare ha smesso. Stupendo!!! ❤️