Baibin Nighthawk è lo pseudonimo di una scrittrice che di mestiere fa il Business Consultant. Membro di "Art of Ink in America Society", Baibin è anche una pittrice che sta ultimando la sua formazione da professore all’Ecole d’Arts Plastiques Martenot di Parigi.
Il 25 Ottobre 2014 sarà pubblicata l’edizione Italiana di un thriller che ha ottenuto negli Stati Uniti brillanti recensioni dagli appassionati di azione, suspense e spionaggio.
- Baibin, ci racconti come mai hai scelto di debuttare con uno spy thriller e come è nata la storia e il titolo del tuo libro?
Innanzitutto il romanzo ha un co-autore che è il mio business partner e senza di lui questo thriller non esisterebbe.
Dominick Fencer, un giorno d’autunno di due anni fa, tornando da una riunione di lavoro presso un cliente, dopo una discussione sulla situazione politica internazionale, mi ha proposto di scrivere un thriller con lui. Io gli ho risposto che non mi sfiorava neppure lontanemente l’idea, non avevo mai scritto fiction e non credevo di essere in grado di farlo. Poi, tra un progetto e l’altro e dopo un’accurata ricerca di fonti storiche attendibili, la trama ha preso prima forma e poi sostanza, fino alla stesura dell’intero romanzo. Ognuno di noi due ha dato il proprio contributo impegnandosi fino in fondo.
Il titolo si riferisce al sogno ricorrente del personaggio principale in cui suo padre perde la vita durante la battaglia di Mogadiscio del 1993 proprio mentre uno dei due elicotteri Black Hawk viene abbattuto.
- Come riesci a coniugare le tue attività professionali e quelle artistiche e di scrittrice?
Di giorno lavoro e di notte e nel week end scrivo e dipingo.
- Quali sono le tue letture preferite e gli autori che ti hanno più influenzata?
Leggo molto e amo la saggistica, ma faccio prima a dire cosa proprio non mi piace: i romanzi storici, l’horror, il fantasy e il genere erotico che va tanto di moda. Direi che gli scrittori di spionaggio, di tecno-thriller e di fantascienza sono quelli che mi hanno dato l’imprinting. Il mio autore contemporaneo preferito non thriller? Haruki Murakami, senza alcun dubbio.
- Cos’è la scrittura per te e come nascono i tuoi racconti e i tuoi personaggi?
Credo che in letteratura vi siano molti modi per comunicare; amo la poesia ma non la legge nessuno, come amo molto i racconti brevi. Se scrivo poesie, lascio emergere i miei paesaggi interiori, se scrivo racconti, i miei personaggi sono spesso onirici a volte surreali. A volte sembra che nascano da soli, facendosi largo tra le pieghe di una nottata. Quando invece scrivo un thriller con Dominick, scriviamo prima in modo dettagliato la trama e poi passiamo molto tempo a documentarci prima di iniziarne la stesura. Il nostro intento è infatti quello di parlare di temi contemporanei e di attualità, non si tratta per noi solo di entertainment.
- Parlaci dei tuoi futuri progetti letterari
Il sequel di Black Hawk Day Rewind è in fase di editing e il terzo romanzo della trilogia inizieremo a scriverlo da gennaio 2015 dopo aver ultimato i tre racconti di fantascienza sui quali stiamo lavorando da mesi... insomma... dopo i consensi ottenuti stiamo scrivendo a pieno ritmo.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Baibin Nighthawk, autrice di “Black Hawk Day Rewind. Fotogrammi di un omicidio”
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