Francesca Bompadre dirige la collana Edizioni della Sera Junior della casa editrice Edizioni della Sera, nuovo progetto editoriale dedicato alla narrativa per ragazzi che debutterà il prossimo maggio. Francesca non si occupa della collana solo come editor ma compie un lavoro di vero e proprio “scouting editoriale” a caccia di scrittori o aspiranti tali, in grado di redigere un testo per ragazzi “in una fascia compresa tra 11 e 13 anni”.
- Francesca, che cosa significa gestire una collana a tema?
In casa editrice mi occupo esclusivamente di quello che riguarda il mondo della letteratura per ragazzi. In un periodo difficile come questo specializzarsi in un settore e curarlo nei minimi dettagli pensiamo possa fare la differenza. Gestire una collana a tema quindi significa pensare a un progetto editoriale e portarlo avanti, seguendo tutte le fasi di sviluppo, dalla ricerca dei testi da pubblicare, all’editing fino alla fase finale di realizzazione del libro. Tutto questo è stato possibile grazie allo spirito d’iniziativa e all’entusiasmo nella ricerca dell’editore Stefano Giovinazzo.
- Di che cosa si occuperà Edizioni della Sera Junior, nello specifico, come tipo di testi da pubblicare?
Per cominciare ci concentreremo sui classici del Novecento dimenticati o poco conosciuti, per poi continuare con la pubblicazione di testi di autori contemporanei per una fascia di età compresa tra gli 11 e i 13 anni.
- Quale sarà il primo titolo della collana?
Inizieremo la nostra avventura pubblicando “I Corsari delle Bermude” di Emilio Salgari, primo romanzo del ciclo omonimo. Purtroppo questo titolo si era perso tra la moltitudine degli scritti di questo nostro prolifico e immaginifico autore. Vorremmo riportarlo alla luce per la sua godibilità e validità letteraria. In questa ultima fase della sua attività Salgari ci regala un classico pieno di avventura e soprattutto di comicità, rivelando un aspetto della sua produzione nuovo e inaspettato.
- Quali requisiti deve avere un manoscritto per catturare la Sua attenzione?
Deve avere una buona scrittura, un arco narrativo ben definito e suscitare delle emozioni.
- Occorre avere un ottimo fiuto letterario per scovare un buon libro?
Certamente, ma tante letture e un continuo aggiornamento sul panorama editoriale sono degli strumenti concreti che aiutano molto. Alla fine però un pizzico di fortuna non guasta…
- Secondo una recente indagine Istat la quota di lettori in Italia è scesa dal 46% del 2012 al 43% del 2013. I ragazzi che tipo di lettori sono?
In realtà sembrano proprio essere i ragazzi a salvarci... I dati di settore sono molto incoraggianti. I ragazzi sono dei lettori molto critici, sanno bene quello che vogliono. Tra di loro il passaparola è ancora lo strumento più efficace per la riuscita o meno di un libro, segno evidente che le letture sono per loro un buon elemento di conversazione.
- Un’indagine della Commissione Europea ci ha bocciato: siamo un popolo d’ignoranti, l’italiano medio va sempre meno al cinema, a teatro e nei musei e solo uno su due legge almeno un libro l’anno. Che cosa potrebbe fare ad esempio la scuola per incoraggiare gli alunni a leggere o quali altre iniziative riterrebbe opportune?
La diffusione dell’amore per la lettura nelle scuole è nella maggior parte dei casi nelle mani di insegnanti capaci e volenterosi. Portare i ragazzi in libreria, come se fosse una gita, potrebbe essere un modo carino per avvicinare tutti gli studenti ai libri. Incontrare un autore in classe e farsi raccontare come nasce l’idea di scrivere un libro può rappresentare una esperienza unica. L’istituzione di corsi di scrittura è ancora un altro elemento valido. Queste sono iniziative che alcune scuole già fanno, però solo alcune. Strutturarle e renderle fruibili a tutti potrebbe essere una bella sfida. Sappiamo purtroppo che in Italia le scuole non hanno molti mezzi a disposizione.
- Infine, che consigli si sente di dare a un giovane che desidera lavorare in una casa editrice?
Io consiglio sempre di leggere tantissimo, un po’ di tutto. Un buon corso potrebbe essere un punto di partenza, ma dobbiamo dire a tutti i giovani che questo è un settore dove la domanda supera di gran lunga l’offerta. Tanta determinazione poi potrebbe fare la differenza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Francesca Bompadre, direttore della collana Edizioni della Sera Junior
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