"Cari scrittori emergenti, ammettete con voi stessi che, se non iniziate mai a scrivere, se non riuscite ad andare oltre a un paio di pagine o se vi bloccate per un mese ogni tre righe, forse scrivere non vi piace così come credete. Forse, in fin dei conti, diventare un autore di romanzi non è davvero il sogno della vostra vita. Se poi doveste rendervi conto di odiare letteralmente la parola scritta, questo potrebbe voler dire che, nell’intimo del vostro spirito, non si nasconde uno scrittore ma un editore. In questo caso, la prima cosa che dovete chiedervi è: ho intenzione di pubblicare anche autori emergenti? Se così fosse, vi mando subito qualcosa di mio da leggere!" (dalle note di copertina del libro di Simone Maria Navarra)
Chi è Simone Maria Navarra? Difficile definirlo brevemente. Leggendo i diversi blog che gestisce con dedizione (Il mondo quasi nuovo, Lo scrittore emergente, Simonenavarra.it e Simonenavarra.net), capiamo che è di Roma, classe 1975, laureato in Ingegneria, laureando in Medicina, volontario convinto in Croce Rossa, appassionato di fotografia, autore di ebook di svariati generi (fantascienza, fantasy, horror, ecc.) disponibili gratuitamente nel suo blog. Simone Maria Navarra sbarca in libreria con il libro "Io scrivo" (Sottotitolo: un manuale di sopravvivenza creativa per gli autori emergenti, che vogliono migliorare la loro scrittura e, magari, trovare anche un editore disposto a pubblicarli...), in cui senza salire in cattedra e con molta simpatia raccoglie consigli utili agli autori esordienti.
1 - Ciao Simone, benvenuto su SoloLibri.net. Intanto se vuoi aggiungere o modificare qualcosa alla breve descrizione che ho fatto di te è il momento per farlo. Raccontaci la tua avventura come scrittore: da cosa nasce il desiderio di scrivere un libro prima e pubblicarlo poi?
Credo che il desiderio di scrivere possa nascere da molti fattori, e che non necessariamente questi fattori siano comuni a tutti gli scrittori. Nel mio caso, la scrittura nasce come desiderio di trasmettere e rendere condivisibili le mie idee e le mie esperienze personali in una forma che - per quanto possibile - le renda gradevoli e interessanti agli eventuali lettori.
2 - Nel tuo libro raccogli e snoccioli consigli per gli scrittori in erba. Secondo te, quali sono gli errori più comuni degli aspiranti scrittori?
Rispondere in maniera completa a questa domanda richiederebbe un libro a parte! L’errore più comune forse è quello di non capire che cosa si sta cercando di dire e di trasmettere, realizzando così dei testi poco puliti e soprattutto molto dispersivi.
3 - Se non si trova un editore o non si ha tempo di cercarlo, come vedi la scelta dell’autopubblicazione? Ha senso pagare per pubblicare il proprio libro (per poi venderlo) o meglio metterlo online gratis come ebook?
Dipende da cosa intendiamo per autopubblicazione. Generalmente sconsiglio la pubblicazione di un testo di narrativa con editori che richiedono un pagamento in cambio della stampa di un certo numero di copie. Stamparsi un libro da soli ha più senso, ma generalmente vendere libri propri a persone che non siano parenti e amici è molto difficile. La distribuzione invece come ebook gratuito non è impegnativa e non richiede investimenti da parte dell’autore, ma qui il problema è trovare dei lettori disposti effettivamente a leggere un testo disponibile esclusivamente in formato digitale. Alla fine, in qualsiasi modo e in qualsiasi formato si decida di distribuire un romanzo, la pubblicità, il marketing e le reazioni dei lettori restano sempre i fattori più importanti che ne decreteranno il successo o il fallimento.
4 - Pensi che il nome di una casa editrice corrisponda ancora a garanzia di qualità del libro?
No, ma ci sono case editrici migliori di altre.
5 - Quali sono i mezzi che uno scrittore ha a disposizione per far conoscere il proprio libro? Qual è il cammino da percorre "da sconosciuto a famoso"?
Il mezzo principale di uno scrittore è la sua scrittura. Se un autore è davvero bravo dubito che resterà ignorato, anche se purtroppo il mercato editoriale è veramente poco interessato a nuovi autori e a proposte che non ricalchino determinati standard. Comunque sia, io non credo che per diventare "famosi" esista un percorso o un cammino predefinito. Penso piuttosto che con tanto lavoro, umiltà e spirito di sacrificio si possa riuscire a spingersi sempre di più in una direzione che potrebbe portare al successo. Purtroppo non ci sono garanzie o grandi certezze, per cui consiglio a chi inizia a scrivere adesso di provarci comunque ma senza farsi tante illusioni e senza cadere in tante trappole e false speranze che si vedono in giro.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Io scrivo: intervista a Simone Maria Navarra
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