Nel giorno di San Valentino, non possiamo non segnalare una mostra tutta da gustare, che celebra il Bacio Perugina fino al 23 marzo 2014 al Vittoriano di Roma.
“Non è difficile comprendere perché Perugina è sinonimo di Baci e Baci è sinonimo di Perugina”.
Questa frase di Giovanni Buitoni campeggia in un pannello della mostra “Baci Perugina. Un amore italiano” che si è aperta il 13 febbraio presso l’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano a Roma. L’esposizione, dolcissima e dall’aroma di cioccolato, nasce con l’obiettivo di dare al grande pubblico l’opportunità di conoscere le diverse sfaccettature che compongono una storia italiana lunga oltre 90 anni. Quella del cioccolatino più famoso al mondo nato dal genio di Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni, dalla semplice scritta “Baci Perugina” con la coppia ottocentesca ispirata alla nota opera di Francesco Hayez dei due innamorati che si baciano realizzato negli anni ’20 da Federico Seneca fino al “Chi ama, baci” targato terzo Millennio. Le campagne pubblicitarie dedicate ai Baci sono la dimostrazione di quanto abbiano saputo seguire le esigenze degli italiani nei vari periodi, con particolare accortezza a seguire ogni fascia d’età e condizione sociale.
L’esposizione, promossa da Nestlé, è organizzata da Comunicare Organizzando in collaborazione con l’Archivio Storico Perugina, è strutturata in due macro sezioni. La prima, dedicata alla storia della Perugina e dei Baci Perugina, mette in luce l’excursus di quest’azienda con particolare attenzione alle vicende della nascita e della storia dei Baci. Spazio per i due ideatori, Luisa Spagnoli e Giovanni Buitoni, e alle fabbriche che hanno ospitato e ospitano ancora oggi quest’azienda. Il tutto attraverso immagini storiche inedite, documenti, manufatti e video. Sono esposte le fotografie in bianco e nero che ritraggono il negozio Perugina a New York sulla Fifth Avenue nel 1939 “nel Paese dove tutti i sogni diventano realtà”, le commesse del negozio a New York nel 1951 e uno scatto del negozio a Perugia agli inizi degli anni Venti, tutte provenienti dall’Archivio Storico Perugina. Si notano le dediche del Re Umberto di Savoia e quella della Principessa Maria José del Belgio datate entrambe 24 ottobre 1930. La seconda sezione è il fulcro della mostra: I Baci raccontati attraverso la pubblicità e la comunicazione. Manifesti, video e memorabilia di ogni tipo raccontano la storia del famoso cioccolatino con uno sguardo sempre attento alle vicissitudini del nostro Paese, facendo emergere quanto ogni evoluzione nella comunicazione sia stata dettata dai cambiamenti e dalle esigenze di un determinato periodo storico. Un focus particolare è dedicato ai testimonial dei Baci dal 1922 a oggi: foto, dediche, disegni, cartoline e manifesti mostreranno quanti “grandi” della nostra società hanno amato o rappresentato i Baci. Bellissima e inimitabile la dedica di Totò:
“Dante amò Beatrice, Ugo la Parisina, Paolo amò Francesca, Totò la Perugina”.
Segue l’attualità, l’anima contemporanea dei Baci Perugina: dall’evoluzione dei bigliettini personalizzati alla commercializzazione all’estero, con il grande successo negli USA, fino a tornare alla fabbrica di San Sisto che, con la Scuola del Cioccolato e il Museo Storico Perugina, rappresenta la culla di questo simbolo del nostro “saper fare bene”. Il Bacio Perugina nasce nel 1922 grazie a Luisa Spagnoli, moglie di uno dei quattro fondatori, imprenditrice attenta alla gestione delle economie, che cercava un sistema per utilizzare la preziosa granella di nocciole derivata dalla lavorazione di altri prodotti: gianduia guarnito da una nocciola intera e ricoperto di cioccolato fondente Luisa. Nato con un nome ben lontano dalla poesia che lo circonda, “Cazzotto”, a causa della sua forma irregolare e tozza che ricorda la nocca di una mano, fu poi ribattezzato da Giovanni Buitoni “Bacio”.
“... ma quel nome, che oltretutto suonava piuttosto volgare, lo trovai assurdo e fuori posto. Come avrebbe potuto un cliente, pensavo, entrare in un negozio e chiedere, magari a una graziosa venditrice: per favore un cazzotto? Mi venne subito in mente che sarebbe stato molto più appropriato e più gentile chiedere, semmai un bacio... Il successo si delineò il giorno stesso. Soprattutto i giovani si rivolgevano alla signorina venditrice chiedendo con un sorriso: signorina mi dà un bacio?”.
Il Futurista Federico Seneca, allora direttore artistico di Perugina, decise di inserire il famoso cartiglio all’interno dell’incarto dei Baci Perugina, rendendolo così unico e inconfondibile messaggero d’amore. Con un esplicito riferimento a un altro “Bacio”, il dipinto di Hayez, Federico Seneca ideò anche la scatola blu e argento con la coppia che si bacia sotto una pioggia di stelle, introdotte nel packaging negli anni Quaranta. Da allora, questa scatola ha accompagnato i miti romantici che cambiavano: da Rodolfo Valentino a Clark Gable, da Frank Sinatra a Vittorio Gassman.
I numeri di un’icona della storia dolciaria italiana, simbolo dell’amore romantico, sono sbalorditivi, basti considerare che:
- 300 milioni sono la quantità di Baci venduti ogni anno;
- 1.500 i Baci prodotti al minuto;
- 55 i Paesi in cui viene esportato.
- Curiosità inoltre 18.000 chilometri il cartiglio utilizzato per le celebri fasi, pari alla distanza che copre la tratta Perugia – Melbourne, il Bacione, nel Guinness come il cioccolatino più grande del mondo grazie ai suoi 7 metri di circonferenza, 2,15 metri di altezza per quasi 6 kg di peso, nel 2010 a Perugia viene srotolato il cartiglio più lungo del mondo, ben 200 metri.
- I fan della pagina ufficiale di facebook sono un milione e quattrocentomila.
La mostra nasce anche per presentare la campagna “Autografi d’Amore” in collaborazione con Agire (Agenzia Italiana Risposta Emergenze) che vede protagonisti artisti italiani del calibro di Alessandro Siani, Beppe Fiorello, Claudio Amendola, Francesca Neri, Ficarra&Picone, Vincenzo Salemme, Claudia Gerini, Margherita Buy, Anna Valle, lo chef Alessandro Borghese, Nicoletta Romanoff, Benedetta Parodi, e Neri Parenti. In qualità di speciali “cupido” hanno donato emozionanti pensieri d’amore che, scritti sui mitici cartigli, entrano a far parte dell’edizione limitata Baci Perugina dedicata al San Valentino. Tutto questo per sostenere “Data4Life”, progetto che mira a ottimizzare le risorse in casi di emergenze.
“Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”.
È la frase di Blaise Pascal che troviamo nel cartiglio del nostro Bacio Perugina che ci apprestiamo a gustare dopo aver ammirato una mostra particolare dedicata a un romantico, unico, veicolo d’amore.
- Baci Perugina. Un amore italiano
- 13 febbraio 2014 – 23 marzo 2014
- Complesso del Vittoriano – Roma Ala Brasini
- Via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali)
- Orario: Tutti i giorni dalle 9.30 – 19.30 ingresso gratuito
- Ultimo ingresso: 45 minuti prima dell’orario di chiusura
- Per informazioni: tel. 06/6780664
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La storia d’Italia attraverso un bacio: una mostra al Vittoriano di Roma
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