Il traduttore è un’altra figura di estrema importanza per il processo editoriale. Spesso è un libero professionista che lavora a progetto per più case editrici.
Il suo lavoro consiste nel tradurre un testo da un’altra lingua e adattarlo alle esigenze del pubblico a cui il libro è destinato. Il mestiere del traduttore è tanto difficile quanto, spesso, sottovalutato: scopriamo insieme in costa consiste.
Difficoltà
- Rendere in un’altra lingua la musicalità, lo stile e la scorrevolezza del testo.
- Rendere in modo pertinente le sfumature con cui un autore cerca di esprimere i suoi concetti (questo è il motivo per cui, molto spesso, gli autori più famosi hanno avuto un solo traduttore per tutta la loro carriera).
- Tradurre in modo coerente frasi idiomatiche, giochi di parole, uso di neologismi o linguaggio gergale.
Il dovere di un traduttore, sintetizzando, è quello di tradurre il testo in modo che sia il più possibile fruibile al pubblico di destinazione: quasi sempre, una buona traduzione ha contribuito alla celebrità di un autore e al successo di un libro.
Capacità
- Il traduttore deve possedere un indubbio talento letterario.
- Deve essere estremamente scrupoloso nelle scelte lessicali e sintattiche.
- Deve possedere una grande conoscenza della lingua straniera, ma soprattutto della lingua italiana e, nel caso di un traduttore di testi scientifici, deve avere anche una conoscenza davvero approfondita della materia di cui sta traducendo un testo.
Recensione del libro
La vendetta del traduttore
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Lavorare come traduttore in una casa editrice
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