La prima edizione del Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza ideato nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita del fondatore della casa editrice Neri Pozza (Vicenza 5 agosto 1912 – Vicenza 6 novembre 1988) è stato vinto ieri sera da Marco Montemarano con il romanzo La ricchezza.
L’autore, nato a Milano nel 1962 e cresciuto a Roma, con una poliedrica attività di scrittore, giornalista, traduttore e musicista (all’attivo due raccolte di composizioni per chitarra) è stato proclamato vincitore al termine della cerimonia di ieri 3 settembre, condotta dalla giornalista Maria Grazia Capulli, tenuta nell’elegante cornice del Teatro Olimpico di Vicenza progettato da Andrea Palladio.
Alessandro Haber ha letto brani tratti dai libri finalisti e un omaggio musicale del quartetto d’archi dell’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza ha fatto da contrappunto alla serata. Nel corso dell’evento sono intervenuti Achille Variati (Sindaco di Vicenza), Vittorio Mincato (presidente Neri Pozza), Alessandro Zelger (amministratore delegato Neri Pozza), Manuela Miola (direttore marketing e comunicazione di Forall – Pal Zileri, main sponsor del Premio) e Giuseppe Russo (direttore editoriale Neri Pozza).
Tutti i finalisti del Premio Letterario Neri Pozza
I testi inediti arrivati in finale erano:
- Dentro c’è una strada per Parigi di Nòvita Amadei,
- La letteratura Tamil a Napoli di Alessio Arena,
- Il genio dell’abbandono di Wanda Marasco,
- La ricchezza di Marco Montemarano,
- Il bambino di Budrio di Angela Nanetti.
La scelta del vincitore era affidata al Comitato di Lettura composto dagli agenti letterari Luigi Bernabò e Marco Vigevani, dagli scrittori giornalisti Francesco Durante e Stefano Malatesta, dallo scrittore e critico letterario Silvio Perrella, dall’autrice Sandra Petrignani e da Giuseppe Russo, ideatore del Premio e direttore editoriale Neri Pozza.
Cinque romanzi finalisti, scelti tra i dodici selezionati da una commissione designata dalla casa editrice, a loro volta tra 1.781 testi arrivati al concorso – evocano memorie e profonde solitudini. Come quella delle due donne protagoniste di Dentro c’è una strada per Parigi di Nòvita Amadei, con la capitale francese a fare da sfondo discreto di una storia di amicizia intergenerazionale e solidarietà femminile.
Indaga le sfumature di un rapporto quasi filiale Il bambino di Budrio di Angela Nanetti, che ha come protagonista un trovatello talentuoso, accolto nel convento e educato da Padre Giovanni, fino a quando le malelingue dell’ambiente ecclesiastico non diffonderanno pettegolezzi su questo bambino “posseduto dal Maligno”. Si spazia dalla Roma anni Settanta de La ricchezza di Marco Montemarano, per andare a fondo a indagare nella memoria – spesso fallace - e nell’identità di ognuno, ai sotterranei di una Napoli dove si muove la società segreta dell’Accademia Letteraria tamil raccontata da La letteratura tamil a Napoli di Alessio Arena, tra realtà e leggenda. I romanzi scavano nell’emotività dei protagonisti e nei ricordi del passato, che fanno emergere nodi mai sciolti: come accade a Gemito, lo scultore che incarna l’indissolubile legame tra talento e follia in Il genio dell’abbandono di Wanda Marasco, sullo sfondo di una Napoli di fine Ottocento.
Il Premio Letterario Neri Pozza
Come specificato sul loro sito:
il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza, basato sul modello dei Premi letterari spagnoli, quasi tutti organizzati dagli editori, ha l’obiettivo di riportare al centro del lavoro editoriale l’attività di selezione e di valutazione dei talenti.
Secondo Giuseppe Russo, ideatore del Premio:
“Questa prima edizione ha visto una partecipazione enorme, la più alta forse mai registrata in un concorso letterario italiano: ci sono pervenute ben 1.781 opere che, nella loro varietà di temi e indirizzi, ci hanno fornito un quadro esauriente dello stato della nuova narrativa italiana”.
Nel segno dello spirito originario dell’editore Neri Pozza e della sua fede ostinata nella creatività del lavoro editoriale:
“Saranno idee d’arte e di poesia… ma sono le sole capaci di sedurmi e interessarmi. Il resto, per me, è buio e vanità”.
– ripeteva, infatti, il partigiano, editore, collezionista e incisore Neri Pozza.
Marco Montemarano ha ricevuto un assegno di 25mila euro e una targa con un’incisione di Neri Pozza. Il suo libro sarà pubblicato dalla Casa Editrice e uscirà il prossimo novembre. Non solo, visto l’alto livello riscontrato dal Comitato di Lettura, tutti e cinque i romanzi finalisti saranno pubblicati da Neri Pozza Editore. Una decisione inattesa ma in un certo senso dovuta, come spiega Giuseppe Russo:
“La notevole qualità letteraria dei cinque romanzi finalisti ci ha sorpreso: sono opere in possesso di eleganza, di stile e controllo della scrittura, capaci di attrarre il lettore dalla prima all’ultima pagina. Per questo abbiamo deciso che non solo il vincitore, ma tutti i finalisti saranno pubblicati da Neri Pozza”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Marco Montemarano vince la prima edizione del Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza
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