Neri Pozza pubblica Mercanti di sangue (titolo originale Blood & Sugar) di Laura Shepherd-Robinson, tradotto nel 2022 da Chiara Ujka.
Il libro è il prequel di Figlie della notte (Neri Pozza, 2021), il fortunato esordio in Italia della scrittrice originaria di Bristol.
Il genere è lo stesso: un giallo storico ambientato nell’Inghilterra georgiana, precisamente tra i mesi di giugno e luglio del 1781.
Ricorrenti sono anche le tematiche che stanno a cuore alla scrittrice che descrive con precisione filologica la società dell’epoca e la sua propensione a nascondere vizi e peccati sotto ai preziosi tappeti di case per bene e ville lussuose:
Alcuni la chiamano ipocrisia, altri alta società
I capitoli alternano escursioni nei salotti dei quartieri benestanti e partecipazioni agli eventi di gala, con permanenze in vicoli malfamati e lungo i moli delle aree portuali. In una sorta di democrazia letteraria, borseggiatori e prostitute, proprietari di fumerie di oppio e gestori di locande di dubbia fama affiancano nobildonne e titolati. E ribadiscono ancora una volta, se pure fosse necessario, come la mappa delle differenze sociali non sia un metro di giudizio corretto nella valutazione dell’interlocutore. Questa volta l’autrice si addentra in una delle pagine oscure dell’Europa: la tratta degli schiavi. Il libro è ambientato a Deptford, sobborgo alle porte di Londra, attracco delle navi mercantili provenienti dalle Indie Occidentali. Il risultato è un romanzo d’accusa sul fitto intrico di interessi economici e personali alla base della tratta di esseri umani.
Il lettore ritrova la consueta precisione storica e la cura descrittiva quasi sensoriale, capace di restituire luoghi, odori, sapori, oltre ai personaggi ormai familiari. Caroline che nelle Figlie della notte sarà protagonista, il futuro detective Peregrine Child nel suo precedente ruolo di giudice di Deptford. Con loro il capitano Corsham, marito di Caro ed eroe di guerra ferito nelle colonie d’America. Spetta a lui il compito di sovvertire le regole della società rovesciando convinzioni e opinioni dei benpensanti. E rischiando una promettente carriera politica e la sua stessa incolumità sulle tracce dell’amico Tad, antischiavista convinto e rivoluzionario. Il suo corpo orribilmente torturato viene ritrovato a Deptford: porta impresso il marchio degli schiavi.
Come racconta il capitano, cui spetta il ruolo di narratore:
Le sorprese peggiori sono quelle che pensiamo di veder arrivare
Il macabro ritrovamento dà il via a una caccia serrata al colpevole che, in un crescendo di rivelazioni, porterà Corsham a scontrarsi con il muro di omertà delle autorità locali e l’aperta ostilità dei residenti.
Fino a scoprire un mistero più grande e pericoloso. Fino a rischiare la sua stessa vita in quella che, fin dall’esordio del libro, si annuncia come una guerra senza quartiere sulla tortuosa via che solo nel 1807 porterà all’abolizione del commercio degli schiavi:
La nebbia incombeva fitta e bassa sul Tamigi. Saliva in spirali dall’acqua e lungo le banchine, riempiendo le squallide corti e i vicoli del molo di Deptford.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Mercanti di sangue: un nuovo giallo storico di Laura Shepherd-Robinson
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