Quando si comincia a leggere un romanzo di Michael Crichton non bisogna attendere a lungo per accorgersi che i meccanismi narrativi funzionano: basta la prima pagina, anzi spesso la prima riga.
La formula del successo di Michael Crichton comincia con l’applicazione di alcune semplici regole:
- scrivi di cose che conosci bene,
- non trascurare alcun dettaglio,
- fa in modo che siano sempre chiari il quadro della trama e il ruolo che vi svolgono i singoli personaggi.
Un approccio sicuramente di tipo "clinico" nello stile e nell’impostazione, coerente con la professione di medico che Crichton aveva esercitato prima di diventare scrittore a tempo pieno.
Le regole di Michael Crichton per coinvolgere il lettore
Fin dal suo primo successo, Andromeda , Crichton si preoccupa innanzitutto di raggiungere un obiettivo: coinvolgere il lettore.
Il primo meccanismo di coinvolgimento è l’autenticità o, meglio, il tentativo di ricreare sulla pagina le condizioni di massima verosimiglianza. Infatti, quasi tutti i suoi romanzi sono scanditi, oltre che dalla tradizionale divisione in capitoli, da indicazioni temporali del tipo "primo giorno" e via di seguito, fino al termine. Inoltre, per rafforzare l’impressione di autenticità, lo scrittore inserisce nei suoi romanzi singolari "illustrazioni", cioè grafici, tabelle, diagrammi, trascrizioni di test e analisi cliniche.
Un secondo elemento essenziale che cattura e coinvolge il lettore è la corsa contro il tempo, un meccanismo narrativo preciso e funzionale. In altre parole, c’è qualcosa da fare assolutamente entro un determinato periodo di tempo, altrimenti le conseguenze saranno incalcolabili.
Nel caso ancora di Andromeda bisogna trovare una cura contro il virus mortale prima che sfugga al controllo e si diffonda nelle aree metropolitane.
Il meccanismo torna con evidenza in Rivelazioni : il protagonista, Thomas Sanders, deve raccogliere prove contro Meredith Johnson, la donna che lo accusa ingiustamente di molestie sessuali, delle quali in realtà è lei stessa responsabile. Però la cosa deve avvenire entro l’udienza ufficiale. Questo è l’arco temporale in cui si svolge l’azione principale del romanzo.
Crichton scrive con estrema semplicità. Riduce al minimo gli interventi quando la parola passa da un personaggio all’altro e descrive per immagini suggestive che i lettori possono facilmente visualizzare. Per questa ragione può elevare il tono dei contenuti fino a implicazioni di vastissima portata. In Sfera, per esempio, si sofferma sulla possibilità di forme di vita extraterrestri del tutto diverse dalle nostre concezioni.
In Jurassic Park sceglie per ogni parte del romanzo la rappresentazione di frattali, ovvero figure geometriche non misurabili con gli strumenti tradizionali che rappresentano appunto l’imprevedibilità di quello che può succedere quando si manipola la genetica per ricreare i grandi rettili estinti.
Infine, quando un personaggio parla fornisce al tempo stesso informazioni sulla storia, che a sua volta l’autore integra con interventi descrittivi.
Anche la scelta di usare la prima persona non è casuale. In Sol Levante si finge che tutto il romanzo sia la trascrizione del rapporto del tenente Smith, che ha indagato sui fatti.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Michael Crichton: storie che sembrano realtà
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