Mimmo Rotella è un importantissimo artista del ’900 che ha utilizzato la tecnica del dècollage, fortemente ispirato dal mondo del cinema e dai manifesti pubblicitari che, sulle pareti della città di Roma, si sovrappongono casualmente e casualmente si strappano, creando insoliti e affascinanti accostamenti di forme e colori. La stessa casualità degli accostamenti visivi si ritrova nel linguaggio che, per Rotella, diventa un nuovo mezzo comunicativo da rivedere alla luce della sua esperienza umana e culturale.
Chi era Mimmo Rotella - Mimmo Rotella nasce a Catanzaro, città di provincia, nel 1918 (muore a Milano il 2006). Sua mamma è una famosa modista, realizza preziosi cappelli che sono apprezzati e famosi in tutta la Calabria. Questo, forse, sarà stato il primo approccio con l’arte, anche se la città d’origine, all’epoca di Rotella, è in deciso fermento culturale. Nel tardo ottocento un bel teatro nel centro cittadino e una villa comunale ne hanno arricchito l’offerta culturale e poi un sistema di trasporti di tutto rispetto collega linearmente la città al mare e alla montagna (ferrovie delle Calabro Lucane) e alla provincia tutta (FFSS), mentre una funicolare collega la parte bassa, piede di Sala, al Centro antico, arroccato su tre colli. Il clima culturale cittadino, arricchito dall’arrivo di molti commercianti, anche stranieri, che qui si stabiliscono definitivamente, dà la possibilità a Rotella di volare alto, di trasferirsi a Napoli per frequentare l’Accademia di belle arti. Dopo aver trascorso la breve fase d’insegnamento scolastico e dell’impiego pubblico presso le Poste e Telecomunicazioni, avviene la svolta della sua vita: nel 1951 ottiene una borsa di studio dalla Fulbright Foundation. Frequenta così la prestigiosa università di Kansan City e, oltre a realizzare un pannello murale nella facoltà di fisica, avvia la registrazione di poemi fonetici che lui definisce “epistaltici”. Sono esperienze dadaiste, che lo portano a cercare un nuovo linguaggio dell’arte che traduce in tutte le forme espressive: nella pittura, nella scultura, nel settore filmico, fino alle nuove tecnologie informatiche, nella fase ultima della sua vita. Ha saputo dialogare con la Pop Art, ma ha mantenuto la sua identità. Questa una sua affermazione:
“Io penso di discendere da Duchamp. Sento forte questa derivazione europea che mi distingue dagli americani.“
Rotella è un personaggio davvero eccentrico. Tornato dall’America, nel 1953, va in giro per Roma vestito con abiti vistosi “all’americana” e, però, rimane sempre attaccato alla sua cultura, al cibo mediterraneo che gli ricorda soprattutto la sua terra d’origine. Pare, infatti, che sia stato lui il personaggio ispiratore del famoso film interpretato da Alberto Sordi “Un Americano a Roma”.
Gli eventi culturali a 10 anni dalla morte di Mimmo Rotella - Catanzaro ha in preparazione diverse e importanti manifestazioni culturali per ricordare i dieci anni dalla sua morte. Durante le giornate di primavera (19 e 20 marzo) gli “apprendisti ciceroni” del Fondo Ambiente Italiano, studenti delle scuole cittadine, faranno vedere opere note e meno note di Rotella, esposte per l’occasione al museo MARCA, alla sede della Fondazione Rotella e alla prestigiosa sede della Banca d’Italia. Per visitatori e amanti dell’arte moderna e delle sue contaminazioni nel linguaggio con la poesia “epistaltica” sarà un’occasione imperdibile.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Mimmo Rotella: un ricordo a 10 anni dalla morte
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