Per la seconda prova della maturità 2024 per il liceo di Scienze Umane, è stata proposta la traccia dal titolo “L’importanza dell’interazione attiva con l’ambiente educativo” riguardante il confronto tra Maria Montessori e John Dewey.
Facciamo quindi una panoramica generale dei due importanti pedagoghi, mettendoli a confronto per analizzare analogie e differenze, in cosa concordano e dove si scontrano.
Vediamo ora i pensieri che caratterizzano queste due figure influenti.
Il pensiero di Maria Montessori
Maria Montessori interpreta l’educazione nella sua funzione di arco preparatorio allo sviluppo del bambino nelle sue potenzialità intellettive.
Per la studiosa l’obiettivo è l’autocorrezione da parte del bambino del proprio errore, lasciato libero dal controllo dell’educatore. Il tentativo è di permettere al bambino di scegliere il gioco o l’esercizio, senza l’influenza esterna, in modo che l’educazione diventi auto-educazione e auto-controllo.
Come descritto, il metodo studiato da Montessori poggia molto sulla libertà permessa al bambino. Il pensiero dietro questa scelta risiede nella convinzione che solo attraverso la libertà il soggetto può esprimere al meglio la propria creatività.
Il pensiero di John Dewey
L’idea di scuola ideale secondo John Dewey è un laboratorio pratico dove gli studenti si dedicano a diverse attività, imparando attraverso l’esperienza diretta. In questo contesto, il pensiero è visto come un’espressione della spiritualità umana che svolge il ruolo di guida per l’azione. Per Dewey, l’educazione deve essere composta da obiettivi, prove, opportunità e progetti, rappresentando una sfida continua per la realizzazione personale e collettiva, riflettendo il sogno americano della ricerca della felicità.
La conoscenza e l’esperienza diretta sono fondamentali, con il lavoro attivo al centro del percorso formativo. Questo approccio evidenzia anche una tendenza anti-intellettualistica, caratteristica di una certa fase storica della cultura statunitense, che promuove la “liberazione” dalle nozioni teoriche e intellettuali, considerate superflue nell’educazione. Dewey non riconosceva il valore dei saperi umanistici puri e non utilitaristici, adottando un’impostazione “anti-libresca” e “anti-verbalista”, ritenendo che la lezione frontale non fosse la forma migliore di insegnamento.
Analogie tra Montessori e Dewey
Passiamo ora all’analisi da vicino dei due intellettuali, per trovare i temi in cui si avvicinano. Tra le analogie abbiamo molti argomenti che i due condividono.
Entrambi pongono il bambino al centro del processo educativo, credendo che l’educazione debba essere adattata alle esigenze e alle capacità dei bambini.
Entrambi sostengono l’importanza dell’esperienza diretta. Montessori enfatizza il “fare” attraverso materiali educativi specializzati, mentre Dewey promuove attività pratiche come il giardinaggio e la falegnameria.
Sia Montessori che Dewey vedono la libertà come un elemento essenziale dell’educazione. Montessori incoraggia la libertà di movimento e scelta nel lavoro, mentre Dewey promuove la libertà di esplorare e sperimentare.
Tutti e due i pedagogisti credono che l’educazione debba mirare allo sviluppo completo dell’individuo. Montessori si concentra sull’aspetto psichico e biologico del bambino, mentre Dewey include anche l’aspetto sociale e civico. Entrambi criticano il metodo tradizionale della lezione frontale, preferendo approcci più interattivi e partecipativi che coinvolgano attivamente gli studenti.
Differenze fra Montessori e Dewey
Ora vediamo in cosa il pensiero dei due pedagoghi diverge.
Montessori ha sviluppato un metodo strutturato con materiali specifici per facilitare l’apprendimento indipendente dei bambini. Dewey, invece, propone un approccio più flessibile e pragmatico, senza un set di materiali predeterminati, basato su progetti e attività pratiche.
Nell’approccio montessoriano, l’insegnante è un osservatore che guida i bambini senza interferire eccessivamente, mentre nell’approccio deweyano, l’insegnante è un facilitatore che partecipa attivamente e guida gli studenti attraverso esperienze educative collaborative.
Montessori si basa su un approccio scientifico e psicologico allo sviluppo del bambino, influenzato dalle sue osservazioni e ricerche in ambito medico. Dewey, invece, si basa su una filosofia pragmatica che enfatizza l’educazione come processo sociale e democratico, influenzato dalle sue idee filosofiche e politiche.
Dewey ha un approccio più critico verso l’intellettualismo e la conoscenza teorica, vedendo il lavoro attivo come centrale. Montessori, pur dando grande importanza all’apprendimento pratico, non sminuisce il ruolo fondativo della conoscenza teorica e del pensiero astratto come parte del processo educativo.
Montessori vede l’educazione come un mezzo per sviluppare l’indipendenza e la disciplina interiore del bambino, preparando individui autonomi. Dewey, d’altro canto, vede l’educazione come uno strumento per la democrazia e il progresso sociale, preparando cittadini partecipativi e consapevoli.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Montessori e Dewey: analogie e differenze per la traccia del liceo Scienze Umane alla Maturità 2024
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