A Roma, a fine 2013, la storica libreria Croce ha chiuso dopo sessantasei anni. Altre novanta imprese librarie hanno chiuso tra l’anno scorso e l’inizio del 2014. Un suicidio di un editore poche settimane fa. La situazione è assolutamente tragica. Come scrive Valerio Magrelli nel suo ultimo libro di poesie "Il sangue amaro", leggere è un’attività crudele, ma non solo intellettualmente, ma anche perché il leggere prevede una preparazione che spesso non c’è e un esborso economico significativo (i saggi e i romanzi veleggiano dai quindici ai trenta euro).
La lettura è vista come un’attività che non ha più appeal, che porta via tempo, mentre una politica cieca fa poco e niente per l’apertura di nuove biblioteche o per garantire le detrazioni fiscali per l’acquisto di libri (che sono state un pastrocchio di cui ha scritto con perizia Valentina Pennacchio).
Di tempo se ne perde tanto coi social network e quindi è un po’ una scusa, poi c’è la lettura di magazine on line, blog e da ultimo i quotidiani on line sono arrivati dall’11,0% del 2005 passando al 33,2% del 2013.
Il 57% degli italiani non legge nemmeno un libro e il 43% ne ha letto almeno uno.
Lo zoccolo duro dei lettori sono le donne, dall’adolescenza fino alla vecchiaia, soprattutto se diplomate e laureate e per il 70% (dato esemplificativo, di cui l’Istat non parla) sono loro che leggono i romanzi, la narrativa, un genere letterario che gli uomini trascurano in massa, privilegiando saggi e scenari politici, come rivela l’exploit di Alan Friedman, Ammazziamo il gattopardo (Rizzoli, 2014) o la scoperta de "Gli Sdraiati" di Michele Serra.
Poco meno di un italiano su due (49,4%) legge un quotidiano almeno una volta a settimana, mentre le biblioteche hanno poche risorse per reperire le ultime pubblicazioni.
Il problema è culturale, ma soprattutto politico. Con il nuovo governo ci aspettiamo che qualcosa cambi e quindi vi lascio con il bicchiere mezzo pieno, sperando che inizi un vero dialogo tra le persone che scrivono per questo sito. Una cordata, insomma.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Niente di buono sul fronte lettura
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