No Guru. Le sette e i loro difensori
- Autore: Luigi Corvaglia
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2020
Dopo aver ’divorato’ il libro di Luigi Corvaglia ho sentito la necessità di condividere la mia esperienza da ’profana’ con altri lettori appartenenti alla mia categoria (e non). Definire No Guru. Le sette e i loro difensori (C1V Edizioni, 2020, collana Scientia et Causa) un’opera sulle sette e sugli apologeti dei culti (i loro difensori, appunto) sarebbe riduttivo e non le farebbe giustizia: il libro in questione è molto di più. Rapisce il lettore fin dai primi capitoli, in cui tratta e approfondisce un tema che affascina molti (gli altri mentono): l’occultismo e ciò che lo differenzia dall’esoterismo. Attraverso questo excursus, si spiega come la la ragione e il metodo scientifico siano stati più volte ostacolati, nel corso dei secoli, dagli scettici che oggi si riconoscerebbero nei "complottisti". Nella spiegazione di questo fenomeno, arricchita da gustosi aneddoti che alleggeriscono ed esemplificano la narrazione, si introduce l’analisi del pensiero della "controcultura", oramai normalizzata e protetta dallo scudo del politically correct.
L’autore rende lampante, anche a un occhio meno attento, come non vi sia alcun pregiudizio nei confronti dei culti alternativi, quanto piuttosto l’impegno dello stesso nell’ostacolare gli aberranti atti di violenza e/o sfruttamento perpetrati in seno ad alcuni di essi.
Un elogio alla libertà di vivere come meglio si confà ai bisogni che ognuno percepisce fondamentali (una sana ricerca spirituale, ad esempio) ma, allo stesso tempo, un monito risoluto: diffidare da ciò che ci viene presentato come il paradiso in terra, perché potrebbe nascondervisi l’inferno. Il punto di vista adottato da Corvaglia è puramente obiettivo. A riprova di ciò, il ricorso alle autorevoli citazioni di pilastri fondamentali del libero pensiero, autori che vale la pena scoprire o approfondire per ricevere un valido supporto allo sviluppo del senso critico che ci permette di vivere nella società senza cadere nelle false lusinghe di coloro il cui interesse è volto unicamente al proprio tornaconto.
L’aspetto più interessante è quello che si rivela essere l’anima del libro: la disamina della fallacia degli argomenti avanzati dagli apologeti. Come spesso accade al giorno d’oggi sui temi più disparati, sono proprio gli "errori di ragionamento" ad ancorarsi nell’immaginario collettivo alimentandone certe peregrine convinzioni (che i culti alternativi siano tutti, indiscriminatamente "buoni", per non discostarsi dall’opera). Qui, l’autore, impersona un Virgilio moderno che accompagna il lettore verso una visione più ampia del fenomeno detto "settario". Guida dotata di estrema lucidità nel costituire "un nuovo modello di persuasione indebita", atto a demolire quell’idea che l’essere umano non possa subire tali pressioni psicologiche da portarlo ad agire come, in circostanze diverse, non farebbe. Volendo ora discostarsi dal tema dei culti, coloro che hanno subito o subiscono violenza domestica, approverebbero tale punto di vista.
Le tesi avanzate, anche le più ostiche, godono di un’esposizione chiara, alla quale corrono in aiuto raffinate metafore, prive di quei fronzoli utili solo a confondere il lettore, e illuminanti analogie. Il tutto è connotato da una tagliente ironia che non ha mancato, più volte, di strapparmi qualche amaro sorriso.
Se quanto scritto non fosse abbastanza esaustivo, la prefazione curata da Janja Lalich - mostro sacro nell’ambiente di chi si oppone ai culti abusanti - è sinonimo di garanzia, costituendo un validissimo motivo per immergersi in questo illuminante lavoro.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: No Guru. Le sette e i loro difensori
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