Oggi, 25 aprile, si celebra l’anniversario della Liberazione d’Italia, ricorrenza conosciuta anche come festa della Liberazione, festa nazionale della Repubblica Italiana che ricorda la liberazione della nostra nazione dall’occupazione nazista e dal regime fascista. Una festa fondamentale, che nasce dalle macerie della II Guerra Mondiale, dopo più di cinque anni di lutti, dolore e sacrifici immani da parte della popolazione civile.
Come spiegare il significato profondo del 25 aprile alle generazioni più giovani e far comprendere loro da dove viene la libertà del nostro popolo? In tal senso si può rivelare utile Noi ragazzi della libertà. I partigiani raccontano (Feltrinelli, 2021, collana “Kids”, illustrazioni a colori di Piero Macola, pp. 208), a cura di Gad Lerner e Laura Gnocchi, versione ridotta e pensata per la lettura dei ragazzi della scuola media del volume Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana, uscito per Feltrinelli nell’aprile del 2020, sempre curato dagli stessi giornalisti scrittori.
Un anno fa, lunedì 27 aprile 2020, alle 20.20 su Rai3, nelle due settimane successive la ricorrenza del 25 aprile Gad Lerner presentava La scelta. I partigiani raccontano, un programma che raccoglieva una selezione delle testimonianze dirette degli iscritti all’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), ultime icone viventi della lotta al fascismo. Mentre l’Italia viveva le ore più buie a causa del lockdown, ogni puntata portava alla luce i ricordi toccanti dei partigiani, in un intreccio tra memoria autobiografica preziosissima e memoria collettiva, tra Storia nazionale e privata di chi, giovanissimo, fu chiamato a una scelta rischiosissima, combattere per la libertà, presente e futura, da donare alle generazioni che si sarebbero succedute.
Nei giorni in cui l’epidemia si era accanita contro i nostri anziani, su quella generazione che aveva vissuto la guerra, commuovevano e facevano riflettere le testimonianze di queste persone e il racconto del loro vissuto è stato uno strumento fondamentale di comprensione della Storia e di riflessione sui valori civili, che ancora oggi rappresentano.
A partire dai 12 anni di età, i giovani lettori, appassionati o meno di storia, avranno l’opportunità di leggere il testo, che raccoglie oltre quattrocento interviste filmate, coordinate dai due giornalisti Gad Lerner e Laura Gnocchi, insieme all’ANPI in cui i testimoni, allora giovanissimi, a volte addirittura bambini, raccontano la loro esperienza di lotta avvenuta nei mesi che separarono l’8 settembre 1943 dalla Liberazione e il loro spirito di Resistenza. Ciò che colpisce da questi racconti sono i motivi e la precocità della scelta di questi uomini e di queste donne, persone normali, eroi semplici di tutti i giorni. C’è l’anziana Tosca Giordani, nata a Pedersano nel 1907, staffetta partigiana per la brigata Pasubiana in Trentino, che racconta con orgoglio come in quarta elementare abbandonò la divisa da Piccola italiana davanti alla maestra.
“La maestra mi ha strappato il quaderno e me l’ha buttato in faccia”.
C’è Luciana che a otto anni vide la sua amica Debora espulsa da scuola in quanto colpevole di essere ebrea, e Lauretta, che assistette all’eccidio di Vinca a soli sette anni. La loro scelta fu e resta un esempio da seguire.
“Il nome di battaglia non ce l’ho. Sono sempre stata Tosca”.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: “Noi ragazzi della libertà” a cura di Gad Lerner e Laura Gnocchi, per spiegare la resistenza alle giovani generazioni
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