“Come il vento tra i salici” (Gallucci, 2016, pp. 256, euro 24,00, titolo originale The Wind in the Willows, traduzione di Beppe Fenoglio, illustrazioni di Valerio Berruti, colonna sonora di Gianmaria Testa) pubblicato dallo scrittore britannico Kenneth Grahame (1859-1932) nel 1908, classico della letteratura per l’infanzia, viene ora rieditato in una nuova veste ed è disponibile in tutte le librerie italiane.
All’interno del volume il lettore trova il link a Vimeo e il codice QR per guardare la videoanimazione del flipbook realizzata da Valerio Berruti con la colonna sonora di Gianmaria Testa, il cantautore, scrittore e poeta scomparso da poco, altro “langhetto” d’adozione e autore della canzone Nuovo.
La trama della favola, definita dai critici un esempio della letteratura edoardiana, è incentrata su animali antropomorfi, la Talpa, il Rospo, il Topo e il Tasso che rappresentano la società rurale dell’epoca.
“Per tutta la mattina la Talpa aveva atteso di lena alla ripulitura primaverile della sua casetta. Prima con scope, poi con cenci da polvere quindi su scale e sgabelletti e seggiole, con un pennello e un secchio d’acqua di calce”.
L’artista Valerio Berruti ha trovato una vecchia copia del 1917 di “The wind in the willows” da un antiquario londinese e nel testo ha realizzato 71 tavole che messe in sequenza creano una video animazione il cui soggetto è un bambino seduto a terra con lo sguardo rivolto verso l’alto, come se guardasse le fronde di un albero, un salice ovviamente. Il bambino sembra guardare chi legge creando un rapporto d’interazione emotiva. La traduzione, ormai quasi introvabile, è dello scrittore albese Beppe Fenoglio (1922-1963). Gli ammiratori di Fenoglio sono a conoscenza che il grande scrittore partigiano, autore di indimenticabili libri come “Il partigiano Johnny” (1963) e “I ventitré giorni della città di Alba” (1952) era un grande amante della lingua e letteratura inglese e fin da studente si cimentava nel tradurre libri dall’inglese all’italiano.
L’intero progetto, vuole essere un omaggio alle Langhe, terra di origine di Berruti e di Fenoglio, il quale su cinque quaderni di scuola, presumibilmente tra il 1943 e il 1944, tracciò per suo puro piacere e per esercizio la traduzione in italiano. In questa occasione, è possibile ritrovare il suo peculiare stile.
“Mai prima in sua vita aveva visto un fiume - questo lustro, sinuoso animale a pieno corpo, che incalza e gorgoglia, afferra le cose con un chioccio e le rilascia con una risatina - avventarsi sulle sue fresche compagne di svago che si divincolavano e nuovamente erano sorprese e imprigionati”.
A ragione Paola Farinetti scrive nell’introduzione al volume che “Come il vento tra i salici” appare un piccolo gioiello di tenerezza, regalo di tre uomini delle Langhe.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Nuova veste per “Come il vento tra i salici” di Kenneth Grahame
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