Nuvole di fango
- Autore: Inge Schilperoord
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2017
La psicologa forense olandese Inge Schilperoord esordisce con un romanzo che tratta un tema che resta un tabu per la nostra sensibilità: nel libro appena pubblicato da Fazi, dal titolo a forte carica simbolica, “Nuvole di fango”, dà voce ad un trentenne appena uscito provvisoriamente di prigione, accusato di aver usato violenza contro una ragazzina.
In libertà provvisoria perché i giudici non erano riusciti a dimostrare la sua colpevolezza, aggredito in prigione come pedofilo, Jonathan, appena trentenne, psichicamente provato, prigioniero delle sue ossessioni sessuali, vive con la madre in un villaggio di pescatori sulle dune delle coste olandesi, in un misero alloggio. Lo psicologo del carcere ha provato a dargli una terapia: dovrà fare ogni giorno esercizi di rilassamento, di respirazione, dandosi delle regole precise che scandiscano il suo tempo: cucinare, mangiare, fare compagnia alla madre, lavorare nelle fabbrica di pesce, pescare, scrivere schemi che diano un ordine mentale alle sue pulsioni malate. In questo scenario cupo, in questo ambiente deprivato compare una bambina di pochi anni, che gioca nel cortile, sempre sola; la madre lavora in un bar, il padre è scomparso, la piccola Elke, dai capelli legati con un elastico, la maglietta sporca, un dente scheggiato, le ciabatte rotte, cerca la compagnia del cane di Jonathan, il decrepito Milk, e di uno strano pesce che l’uomo ha pescato e posto nel suo acquario domestico. Inutile dire che la ragazzina finisce nelle drammatiche convulsioni mentali che Jonathan tenta invano di tenere a freno; i capelli, le orecchie, la peluria sul collo, i calzoncini di spugna che ne evidenziano le forme, gli occhi espressivi, la sua facile parlantina, tutto della bambina è per il ragazzo malato una tentazione insopportabile, a cui l’uomo tenta strenuamente di resistere ricorrendo ai consigli dello psicologo, ai suoi schemi che purtroppo risultano vani. L’attrazione per il corpo della bambina, le sue fantasie sessuali, il suo desiderio incoercibile di possederne corpo e mente, di accudirla e di farle violenza al tempo stesso, il suo malessere che non gli consente di essere lucido.
Tutto questo viene descritto nel libro di Inge Schilperoord con una efficacia straordinaria: il lettore si trova dentro la psiche di Jonathan, percepisce il calore del suo corpo, le emozioni esagerate, il suo desiderio di silenzio, il tentativo di ricorrere ad espedienti vani che gli consentano di sfuggire a se stesso e alla sua malattia. Le pagine di “Nuvole di fango” sono di una lucidità sconvolgente, per fortuna però non c’è alcuna forma di morbosità nel raccontare il turbamento di una persona prigioniera dei propri impulsi malati, della propria sessualità deviata, dei fantasmi che non lo abbandonano.
Libro difficile, duro, molto triste, consigliato ad adulti maturi e consapevoli, molto ben scritto, pieno di dialoghi tra la bambina e Jonathan, tra lui e sua madre, estremamente efficaci e ben costruiti, anche se il tema della pedofilia, già affrontato da Fazi in un recente romanzo italiano, “La figlia femmina”, di Anna Giurickovic Dato, è un tabù con il quale bisogna fare i conti: e la buona letteratura non si sottrae al delicato compito.
Nuvole di fango
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