PER Salvare Palermo: il nuovo numero doppio della rivista

Pur nelle attuali difficoltà, causate dal particolare momento pandemico, ben significato nella suggestiva foto di copertina che ritrae un teatro vuoto, non manca l’appuntamento il numero doppio (maggio-dicembre 2020; n.54/55) di PER, Il prestigioso giornale-rivista della Fondazione Salvare Palermo. La ricchezza e la varietà di contenuti è caratteristica precipua della pubblicazione, che si occupa della realtà artistica, urbanistica e architettonica con approfondimenti sui restauri, sulla storia e sulle attuali ricerche.

Nuovo numero doppio di PER: gli articoli al suo interno

Dopo gli editoriali del Presidente Renata Prescia e dell’editore Carlo Guidotti, tutti di interesse gli articoli che seguono. Tra questi si ricorda La Convenzione di Faro: una riflessione di Francesca Spatafora, che mette in rilievo le opportunità che si presentano specie in tema di democrazia della cultura, in ragione di quanto fissato in questo documento decisamente innovativo. Una piazza da salvare di Carlo Pezzino Rao, attiene alla Piazza Vincenzo Tumminello, rilevante sito posto nel piano di Sant’Erasmo, all’inizio della Costa Sud, dando notizie storiche e aggiornamenti sui progetti di recupero.

Perplessità - Legittimità - Dogmatismo: Il soggettivismo nei giudizi di valore è il titolo dell’intrigante articolo di Francesco Andolina, in cui si compie un’attenta riflessione sulla valutazione di un opera d’arte che deve svincolarsi da interpretazioni preconfezionate rivedendo dei giudizi spesso ancorati a periodi storici diversi e a mutati contesti. 60 ville da salvare di Fabrizio Giuffrè pone l’attenzione sulla Villa Amari della borgata di Cardillo, tra le tante del circondario palermitano, che versa in stato di degrado e di abbandono. Con Gli arazzi di Marsala, passato, presente, futuro di Giuseppe Scuderi si ripercorre la complessa operazione di restauro a cantiere aperto nell’Oratorio dei Bianchi, degli arazzi di produzione fiamminga della Chiesa madre di Marsala.

L’altare di Gagini è al centro dell’attenzione dei due articoli: L’Altare dello Spasimo di Antonello Gagini: le fasi di una ricerca di Maria Antonietta Spadaro e Restauro conservativo e ricomposizione dell’Altare del Gagini allo Spasimo di Giovanni Crivello e Paolo Porretto. Nel primo articolo si ripercorrono le fasi della ricerca che hanno condotto la prof.ssa Spadaro a ritrovare i pezzi del disperso altare che faceva da perfetta cornice allo “Spasimo” di Raffaello, ora al Prado di Madrid. Nel secondo, si espongono con precisione le accurate fasi del restauro della edicola del Gagini, cosiddetto “Altare” ricostruito con un processo di anastilosi.

Panormo nelle strade di Palermo: l’eredità degli antichi edifici per spettacoli di Paolo Storchi fa viaggiare nel tempo il lettore, alla ricerca dei monumenti ludici della Palermo del periodo punico-romano. Vengono utilizzate a questo fine fotografie dall’alto in cui si scorgono tracce di un anfiteatro, di un teatro e di un circo ove si svolgeva a Palermo al pari di altre città dell’Isola “spectacula circensium” come citato nelle fonti.

Ne La censura dei libri proibiti a Palermo nel XVII secolo di Salvatore Pedone, l’autore illustra esempi di vari interventi censori nel corso del tempo, non solo a opera della famigerata Inquisizione, su alcuni volumi, ora custoditi presso la Biblioteca Comunale.
Il titolo dell’articolo di Adriana Chirco, A Palermo all’asta un pezzo di città, è significativo di un episodio che ha dell’inverosimile, riferito a uno dei punti di maggiore rilevanza storica della città, il Palazzo di Napoli che si affaccia sul “Teatro del Sole”.
In ultimo, ma non per ultimo l’articolo di Elisa Parinello, che narra de Il Ditirammu un teatro incantato: un gioiello della città è questo piccolissimo teatro di 50 posti che raccoglie e tramanda gloriose tradizioni locali con uno spazio museale, un “canto museo”, sede di una mostra antologica di costumi e scenografie.

Chiudono il doppio numero l’elenco delle attività svolte dalla Fondazione e gli usuali consigli di lettura insieme a una raccolta di immagini di Palermo in tempo di pandemia.