I preparativi per il Palio di Siena sono quasi ultimati. Piazza del Campo ha indossato il vestito delle grandi occasioni: ultimata la pavimentazione in tufo, presentato il Palio e assegnati i cavalli, a Siena si respira l’aria della festa. Qui da secoli l’estate ha un significato particolare. Mercoledì 16 agosto si correrà il Palio dell’Assunta. I tentativi di allineamento tra i canapi, l’ordine di ingresso da rispettare, i tempi e le attese regolate dal mossiere, la commistione di sacro e profano, la corsa velocissima che brucia in pochi minuti il lavoro e l’attesa di giorni. Il Palio è tradizione, emozione, gioco e rivalità, metafora della vita. Ma è anche letteratura.
Visioni di Palio: gli scrittori raccontano la festa
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Il rituale antico e sempre uguale ha affascinato intellettuali di ogni tempo ed è stato immortalato in pagine tutte da rileggere. Così alle voci che si alzano dalle Contrade e alla tradizionale diretta televisiva si aggiungono anche quelle di scrittori, poeti, giornalisti. Le hanno raccolte in un libro e un documentario, intitolato Visioni di Palio (Protagon Editori Toscani, 2004) a cura di Sergio Di Pasquale Luci, Anton Giulio e Siretta Onofri e Senio Sensi. Un’antologia completa di libri e interventi è poi reperibile sul sito del Consorzio per la tutela del Palio di Siena, nella pagina a cura di Luigi Oliveto che permette di rileggere la tradizione attraverso occhi e sensibilità diverse. Che siano i cavalli, il Palio, la devozione che pervade l’evento o le umanissime contrattazioni, la protagonista è sempre lei: la corsa folle che dura una manciata di secondi. Tre giri esatti del Campo che decidono la storia.
Andrea Camilleri, senese d’adozione
Si definisce un siciliano trasformato in senese Andrea Camilleri che racconta e descrive con il timbro inconfondibile un amore nato per caso e trasformato in passione durevole:
Per il Palio di Siena ho questa sorta di affetto, di attaccamento. Ci ho assistito casualmente la prima volta e ne sono rimasto contagiato per tutta la vita. In quel giorno, in quella corsa, ho visto, come in altre occasioni non capita, l’Italia. Un ritratto dell’Italia e dell’italiano estremamente concentrato, che culmina in quei minuti strepitosi della corsa nella Bellezza.
Palio: la poesia di Eugenio Montale
Il Maestro di Vigata è in buona compagnia. Altissimo è il contributo di Eugenio Montale nella poesia Palio compresa nella raccolta Le Occasioni del 1939. Immagini, colori e suoni catturati sulla piazza diventano rimandi a temi universali.
La tua fuga non s’è dunque perduta / in un giro di trottola / ai margini della strada: / la corsa che dirada / le sue spire fin qui, / nella purpurea buca / dove un tumulto d’anime saluta / le insegne di Liocorno e di Tartuca.
Barbara Alberti e la Madonna del Palio
Barbara Alberti, affascinata dalla dimensione sacra dell’evento, osserva la
Madonna del Palio, che vola sopra le teste nel suo stendardo. È una Madonna che capisce l’uomo, una Madonna che ci accoglie così come siamo, nudi, sudati, felicemente disperati, scomposti, urlanti.
Cavalli protagonisti per Melania Mazzucco e Erri De Luca
Melania Mazzucco si concentra invece sulla benedizione dei cavalli, la cerimonia che ogni 16 agosto alle ore 15 avviene in ogni contrada, forse uno dei momenti più toccanti della giornata, simbolo del legame indissolubile tra uomo e animale.
Il cavallo non si è mai chiesto cosa si vince. Cosa si perde. Qual è la posta in palio. È probabile che non capisca il latino e che non sappia nemmeno cosa è il crocifisso. Ma il cavallo non sa di non saperlo. Nessuno sa cosa sognano i cavalli.
Cavalli protagonisti anche per Erri De Luca che del Palio descrive il rumore, tutto concentrato nel ritmo della corsa
I loro zoccoli battono il ritmo del cuore degli uomini quando è in tumulto. Il galoppo degli zoccoli è il tamburo del sangue.
Carlo Lucarelli e il delitto perfetto
Carlo Lucarelli, a Siena nei giorni di festa, ipotizza di ambientare il giallo sul delitto perfetto: immagina la via di fuga al culmine dell’evento e della confusione prodotta dai vincitori:
e andarsene indisturbato quando la contrada che ha vinto attraversa le vie della città cantando a squarciagola dietro al palio appena conquistato.
Alda Merini e i messaggeri d’amore
Immaginifica e visionaria come sempre Alda Merini che compone versi per celebrare il drappellone dipinto da Ugo Nespolo nel 2007
Udite, udite / stanche contrade / messaggeri d’amore / e di guerra che correte / nel nome della Vergine / in bocca ai leoni. … Bevete il vino / e acqua per incoraggiarvi / e sperate che poi vi / abbandoni per la gloria della vita.
Guai ad arrivare secondi: Marcello Fois racconta il dietro le quinte
Grande protagonista è il dietro le quinte, magistralmente raccontato da Marcello Fois che registra quell’insieme di gesti, espressioni, parole accennate, accordi. E, insieme, restituisce la malia e lo spirito del Palio.
parlano senza parlare, fanno patti che partiranno: d’aspettare alla rincorsa, di far due giri senza nerbo, di dar la rinserrata all’avversaria, di mantenerla nonna… E poi che la loro contrada non arrivi seconda. Che arrivare secondi è peggio del sole che non sorge.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il Palio dell’Assunta di Siena raccontato dagli scrittori
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