Intervista a Paolo Di Paolo
Abbiamo incontrato Paolo Di Paolo all’omaggio Come Tabucchi, dedicato al grande scrittore scomparso il 25 marzo 2012 a Lisbona, avvenuto lo scorso sabato 16 marzo alle ore 12 presso lo Spazio Risonanze dell’Auditorium Parco della Musica di Roma nell’ambito della quarta edizione di Libri come, la Festa del libro e della Lettura (14 – 17 marzo 2013). Erano presenti oltre a Paolo Di Paolo, Romana Petri, Andrea Bajani e Paolo Mauri.
- Paolo, quando hai scoperto Antonio Tabucchi e qual è il tuo libro preferito?
Il primo libro di Tabucchi che ho letto è stato Sostiene Pereira, il suo romanzo più popolare che mi aveva conquistato ai tempi del liceo. Alla fine del liceo invece ho letto Si sta facendo sempre più tardi, romanzo epistolare dello scrittore che è diventato un libro determinante per cominciare a scrivere. Quindi ho capito dentro quei racconti in forma di lettera che poteva diventare un mestiere scrivere, anche seguendo un po’ quella suggestione.
- Che cosa rappresenta la poetica di Tabucchi sia per te e per i tanti lettori che continuano a leggerlo?
È stato uno scrittore decisivo nella parte finale del Novecento e di questo Terzo Millennio ed è soprattutto un autore che è riuscito a essere europeo come pochi. Tabucchi è riuscito a mettere insieme non soltanto la sua identità italiana dentro la scrittura ma anche a far convergere varie emozioni e stimoli della letteratura europea, Pessoa in primis, poi tutto il resto, cioè tutta la gamma delle sue tante passioni.
- Antonio Tabucchi e il Portogallo, un tuo commento al riguardo...
È stato una sorta d’incontro magico nella sua vita che poi è diventato magico anche nella nostra, perché ci ha fatto scoprire un autore come Pessoa. Tabucchi ha tradotto anche altri poeti portoghesi ma ha inserito nei suoi romanzi, nella sua narrazione delle suggestioni quasi fantasmatiche che vengono da quel mondo e l’ha reso suo. Infatti, per una coincidenza del destino lo scrittore è morto a Lisbona, quindi nella città che aveva scelto che è diventata la sua città adottiva.
- Che cosa potrebbe pensare adesso lo scrittore della sua patria?
Sarebbe ancora di più spiazzato da questa Italia che non gli appartiene, forse addirittura disgustato... Il suo non era un auto esilio forse era una lontananza che a volte diventava necessaria, che nasceva più dalla passione per quei luoghi che dal disprezzo o dal disgusto che pure c’era nella sua vena civile. Vi era però in Tabucchi anche un amore per l’Italia che resta molto forte.
Chi è Paolo Di Paolo?
Paolo Di Paolo è nato a Roma, 7 giugno 1983. Ha esordito nel 2004 con i racconti Nuovi cieli, nuove carte (Empirìa, 2004, finalista Premio Italo Calvino per l’inedito 2003). Nel 2003 è stato tra i cinque finalisti nazionali del Premio Campiello Giovani. È autore di libri-intervista:
- Un piccolo grande Novecento, con Antonio Debenedetti (Manni, 2005),
- Ho sognato una stazione. Gli affetti, i valori, le passioni, con Dacia Maraini (Laterza, 2005),
- Risalire il vento, con Raffaele La Capria (Liaison, 2008),
- Queste voci queste stanze, con Elio Pecora (Empirìa, 2008).
- In Ogni viaggio è un romanzo (Laterza, 2007) ha raccolto 19 conversazioni con gli scrittori italiani, da Andrea Camilleri ad Antonio Tabucchi, su libri e viaggi;
- Scusi, lei si sente italiano? con Filippo Maria Battaglia (Laterza 2010).
- Nel 2008 ha pubblicato il romanzo Raccontami la notte in cui sono nato (Perrone)
- è del 2009 Questa lontananza così vicina (Perrone).
Ha curato un’antologia degli scritti di Indro Montanelli, La mia eredità sono io. Pagine da un secolo (Rizzoli Bur, 2008), un’antologia dei racconti di Antonio Debenedetti, E nessuno si accorse che mancava una stella (Rizzoli 2010), Viaggi e altri viaggi di Antonio Tabucchi (Feltrinelli, 2010).
Gli ultimi successi di Paolo Di Paolo
Dove eravate tutti (Feltrinelli 2011) è stato vincitore del Premio Mondello, Superpremio Vittorini e finalista al Premio Zocca Giovani.
Con il suo ultimo romanzo Mandami tanta vita (Feltrinelli 2013) la casa editrice milanese l’ha candidato alla 67esima edizione del Premio Strega.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Paolo Di Paolo ricorda Antonio Tabucchi a Libri come
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