I modi di dire legati alle festività sono particolarmente diffusi, ma la Pasqua offre di sicuro un repertorio di alternative molto ampio.
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi: sfidiamo chiunque non solo a non averlo mai sentito, ma a non averlo mai detto!
Quali sono gli altri modi di dire più famosi legati a questo giorno? Scopriamoli insieme.
Pasqua: i modi di dire più famosi
Alcuni dei modi di dire pasquali hanno a che fare direttamente con la parola Pasqua, altri invece si riferiscono a ciò che le ruota intorno: il concetto di Croce e la quaresima, anzitutto.
Ecco una lista dei più famosi.
- Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi
Era d’obbligo iniziare con uno dei detti più sentiti in assoluto. L’espressione fa riferimento proprio all’usanza di festeggiare più spesso il Natale in famiglia; trascorrere lontani la Pasqua, invece, suscita un disappunto minore.
- Essere felici come una Pasqua
La Pasqua celebra la resurrezione di Gesù Cristo, che grazie al suo sacrificio ha redento l’umanità dal peccato di Adamo. Attesa per 40 giorni di quaresima con digiuni, fioretti e via crucis, la Pasqua è la più felice delle feste.
- Pasqua venga alta o venga bassa, la vien con la foglia o con la frasca / Pasqua, voglia o non voglia non fu mai senza foglia
Queste due alternative fanno riferimento al fatto che la Pasqua, alta o bassa che cada, di sicuro avverrà in un periodo in cui le piante avranno già ripreso a essere rigogliose.
- Alta o bassa è freddo fino a Pasqua
Questo modo di dire costituisce un’alternativa al precedente: è da Pasqua in poi che siamo soliti calcolare l’effettivo arrivo della stagione calda.
- Tanto si parla della Pasqua che alla fine arriva
Il modo di dire si usa per indicare una cosa di cui si è parlato tanto da farla arrivare davvero. Perché proprio Pasqua è stata scelta come esempio? Perché un tempo era la festa più attesa dell’anno.
- Pasqua tanto desiata in un giorno è già passata
Proprio il suo essere la festa più attesa (più desiderata) e più gioiosa dell’anno condanna la Pasqua, come ogni cosa felice, a trascorrere con eccessiva rapidità.
- Lungo come una quaresima
L’espressione fa riferimento alla percezione di interminabilità che ha la quaresima. Sia perché impone rinunce e fioretti, sia perché, come qualsiasi attesa di un momento felice, sembra destinata a non finire mai.
- Gettare la croce addosso a qualcuno
Significa addossare a qualcuno colpe e responsabilità, proprio come è stato fatto con Gesù, quando è stato condannato alla Croce e a portarla sul cammino verso il Golgota.
Scegliere di portare la propria croce, invece, significa assumersi le proprie responsabilità, accogliere i propri fardelli.
- Essere la croce di qualcuno
Anche in questo caso si fa riferimento al peso sopportato da Gesù lungo il tragitto. Essere la croce di qualcuno significa essere un peso intollerabile, ma da sopportare ugualmente.
Un’ultima specificazione: cosa si intende per Pasqua alta e Pasqua bassa? Si fa riferimento alle date in cui la festività cade, ogni anno diverse: Pasqua cade sempre nel periodo che va dal 22 marzo al 25 aprile. Si dirà:
- Pasqua bassa in caso di data inclusa tra il 22 marzo e il 2 aprile,
- Pasqua media con data tra il 3 aprile e il 13 aprile,
- Pasqua alta se cade tra il 14 aprile e il 25 aprile.
Di marzo ai ventidue
vien la Pasqua più bassa
d’aprile ai venticinque
ci arriva e mai li passa.
Ne conoscete altri? Scriveteceli nei commenti!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Pasqua: i modi di dire più famosi legati alla festività
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