“Pensieri Pandemici. In vista di un Neoumanesimo venturo”: la presentazione del libro di Silvio Sposito

Tra i tanti appuntamenti pomeridiani della libreria romana Eli, che propone un salotto letterario di grande interesse per la varietà dei suoi suggerimenti culturali e per la ricchezza dei temi trattati, spicca l’incontro tenutosi lunedì 6 novembre per la presentazione di un libro oltremodo originale, già a partire dal titolo: Pensieri Pandemici. In vista di un Neoumanesimo venturo (Europa Edizioni, 2023).
Lo ha scritto il medico romano Silvio Sposito, endocrinologo e specialista in malattie metaboliche, da poco in pensione dopo un’intensa vita professionale tanto nel pubblico quanto nella libera professione, che lo ha portato in giro per il mondo.

La presentazione del suo libro si è svolta in forma di dialogo con l’architetto Tommaso Magnifico, alla presenza di un pubblico folto e attento, anche se, conviene dirlo, il libro presenta temi di grande complessità che l’autore ha sviscerato con profondità e competenza.

Partendo dalla copertina, una foto dello stesso Sposito che mostra il monte Terminillo innevato mentre già si sta annunciando la primavera, con un ramo fiorito in primo piano: è questa la traccia che si può seguire, dando seguito alla proposta che l’autore, fin dal titolo, la “speranza di un Neoumanesimo venturo”, mostra ai lettori.

“Pensieri Pandemici. In vista di un Neoumanesimo venturo”: il libro

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L’idea della stesura di questo volume, è venuta al dottor Sposito durante il lockdown dovuto all’epidemia di Covid-19, del quale tutti noi siamo stati a lungo prigionieri; prendendo spunto dalla celebre peste del Trecento, che suggerì a Giovanni Boccaccio l’idea di far riunire un gruppo di giovani in campagna, per sfuggire al contagio, e raccontandosi novelle per ristorare la mente, il Decameron. Ebbene, anche in questo libro si propone un’analoga cornice narrativa: quattro coppie di amici si riuniscono in una grande casa di campagna, decisi a trascorrere le giornate di isolamento parlando di grandi temi: attualità certo, ma anche filosofia, scienza, letteratura, storia, astronomia, fisica, medicina.

I personaggi, a partire dall’io narrante, si danno nomi di fantasia che attingono però alla storia antica, al mondo rinascimentale, alla letteratura.
Ecco allora l’alter ego del narratore, Enea Silvio, Piccolomini naturalmente; e poi sua moglie Berenice, e ancora Pandolfo e Julia Domna, la coltissima moglie di Settimio Severo, Marsilio Ficino e Zenobia, Vitellozzo ed Ersilia, e Sofonisba, l’unica accompagnata da un personaggio shakespeariano, Mercuzio.
Nelle lunghe giornate in piacevole isolamento, si dispiegano i venti capitoli del libro, seguiti da un epilogo scandito in tre parti.
L’ultima preceduta da un esergo noto, E quindi uscimmo a riveder le stelle, la conclusione della Divina Commedia, indica nelle stelle una parola chiave di tutto il lunghissimo excursus filosofico e astronomico, scientifico e letterario, che il testo suggerisce.

Un “Neomanesimo venturo”: i riferimenti letterari

Per i nostri lettori, va indicata la presenza di numerosissime citazioni di libri e autori: ecco dunque Dostoevskij, di cui si ricordano I demoni, I fratelli Karamazov, Delitto e Castigo, L’Idiota, libri dove:

Bene e male, maledizione e redenzione si alternano, oppure l’uno trionfa sull’altro.

E poi Leopardi, Manzoni con La storia della Colonna infame, testo attualissimo nel dibattito scientifico a cui assistiamo, sulle certezze assolute di alcuni, poi spesso smentite dai fatti; e ancora T.S. Eliot, Erich Fromm, L’amore è l’unica riposta sensata e soddisfacente al problema dell’esistenza umana, 1984 di George Orwell, Vico, da La scienza nuova e ancora i sonetti celeberrimi di Dante, Guido io vorrei che tu e Lapo ed io e di Petrarca, Solo e pensoso i più deserti campi.

Vi sono anche alcune illustrazioni che ripropongono opere celebri, quelle che illustrano i personaggi protagonisti, il busto di Julia Domna del Louvre, l’autoritratto di Sofonisba Anguissola, Ersilia, il “Ratto delle Sabine” di David, al Louvre.
Un libro enciclopedico, rinascimentale per il suo andamento multidisciplinare, da leggere, da sfogliare, da approfondire, da consultare.