È giunto alla terza ristampa il prezioso e intrigante romanzo di Sandra Rizza segnalato al Premio Strega (Nessuno Escluso, Ianieri Editore, Dalie nere, 2022), che, come evidenzia Marco Travaglio sulla fascetta di copertina, colma un vuoto della letteratura in un tema di immediata attualità, quello della borghesia mafiosa. Il recente arresto di Matteo Messina Denaro ha svelato come l’incredibile latitanza di trenta anni pare sia stata accompagnata da una fitta rete di contatti, complicità e collusioni.
Nessuno Escluso: i temi del romanzo di Sandra Rizza
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Nessuno Escluso è un libro che si può definire anche come un “romanzo civile”, un’evoluzione del romanzo sociale, come una narrazione che fotografa una società in un momento storico particolare in cui rappresenta in genere una disfunzione patologica della società, denunciandola e sollecitando una riflessione da parte del lettore.
Si vuole in questo narrato, parlare di una certa borghesia italiana che sembra indifferente se non accondiscendente, un sentire che diviene e si trasforma in un vero e proprio compromesso morale che la contamina irrimediabilmente.
Ma si è voluto anche raccontare la degenerazione di un paese, interrogando il lettore e costringendolo a porsi delle domande sull’eventualità di ritrovarsi in prima persona coinvolti in analoghe circostanze. Si tratta di avere o meno la disponibilità ad avere collusioni e tollerare il sistema mafioso o invece avere la capacità di distanziarsene in modo netto e ben preciso.
La Mafia entra prepotentemente nel vissuto di una famiglia di medio alta borghesia, costringendola a prendere una posizione. Si viene ad attuare un processo di identificazione con i personaggi, interrogandosi sulla propria capacità di vigilanza della propria integrità morale. Si fanno sovente dei compromessi con sé stessi, o si è indifferenti estraniandosi da un mondo che non si vuole guardare ad occhi aperti.
L’autrice ha scritto molti libri di inchiesta giudiziaria e di approfondimento (tra gli altri cfr. Ombre nere. Il delitto Mattarella tra mafia, neofascisti e P2 di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza) e ora è voluta andare avanti con un romanzo che ha però molti punti di contatto con i precedenti lavori, muovendosi nello stesso ambito. Si adopera pertanto un linguaggio proprio di una scrittrice che è stata per lungo tempo cronista giudiziaria che trasferisce la sua esperienza professionale nel narrato.
La trama
Si racconta la storia di una famiglia “illuminata”, colta e benestante, in un momento particolare quando il capofamiglia viene improvvisamente arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa ex art.416 bis del Codice penale. Si tratta di un medico, un primario molto famoso, affermato e apprezzato ed è soprattutto un uomo che da pochissimo tempo ha iniziato a militare in un partito politico conservatore. Davanti a questo evento così tragico e drammatico, ciascun componente della famiglia è costretto a interrogarsi e prendere posizione sul fatto che un loro congiunto sia coinvolto con ambienti mafiosi. La reazione di ciascuno di essi sarà diversa, alternandosi incredulità, indignazione, comprensione. Si manifestano percorsi individuali diversi che trasmettono un sentire che è invero un ritratto non solo familiare ma quello di una società e delle sue reazioni di fronte a questo fenomeno della collusione della borghesia italiana con ambienti mafiosi. Un tema difficile in quanto si tratta di persone che escono fuori dai canoni e modelli di riferimento abituali. Ma vi sono delle camere di compensazione in cui questi rapporti circolano abbastanza frequentemente e con grande disinvoltura.
Perché leggere Nessuno escluso
La forma narrativa del romanzo, anziché quello della cronaca e della scrittura giornalistica propria dell’autrice, le consente un maggiore approfondimento delle tematiche e un’analisi precisa con un’introspezione psicologica dei personaggi. Si tratta di gente che considera il successo un traguardo irrinunciabile e ciascuno lo cerca anche con scorciatoie, facilitazioni anche commettendo reati.
Un libro che cerca di comprendere le cause di un degrado morale in un ambiente che è comune a molte città d’Italia e in cui ogni lettore si può identificare. All’inizio del libro vi è una citazione da "Le due tensioni" di Elio Vittorini:
La nostra paura del peggio è più forte del nostro desiderio del meglio.
Una frase che mostra sempre di essere attuale ed è una possibile chiave di lettura del narrato del libro. Si ha sovente paura del cambiamento che si identifica con un ignoto che non sa dove ci può portare. E per questo si scelgono strade più sicure dove si è più facilitati e aiutati nel proseguire. Un compromesso morale che caratterizza i nostri tempi.
Il titolo Nessuno escluso è una frase pronunziata da un personaggio di questo romanzo “di attualità “che fotografa la società contemporanea di oggi che a tutti i livelli, familiare e privato, partitico e politico, giudiziario e istituzionale, che appare incapace di opporre una risposta netta, definitiva e sicura al compromesso morale della collusione mafiosa. Né i familiari della persona arrestata per collusione mafiosa, né gli amici del suo partito politico, né il magistrato incaricato, né l’avvocato sono da escludere da una forma di compromesso, da qualche adattamento. È come se tutte le categorie della società fossero interpellate in questa sorte di disponibilità al compromesso morale, restando così sospesi molti interrogativi alla ricerca di una verità inarrivabile che ha la forma narrativa solo esteriore e apparente di un mero giallo.
Un libro che stimola una riflessione e scuote le coscienze immerse sovente in un pessimismo storico e in un’indifferenza sorda a certi richiami di natura civile e sociale, auspicandosi un rinnovamento del comune sentire.
Recensione del libro
Nessuno escluso
di Sandra Rizza
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Perché leggere “Nessuno Escluso” di Sandra Rizza, selezionato per il premio Strega
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