Caccuri è un piccolo paese della provincia di Crotone, nella Presila calabrese. Nonostante lo spopolamento, che interessa tanti borghi interni dell’Italia e nonostante la costante emorragia di calabresi, che si trasferiscono al nord per lavorare o per stare vicini ai figli che lì vivono, Caccuri mantiene viva la fiamma della cultura e propone, ogni anno, nella stagione estiva, un premio letterario per la saggistica, all’interno del quale si attribuiscono premi per la narrativa, il giornalismo, la musica, l’economia ecc.
Il presidente del Premio letterario Caccuri e dell’Accademia dei Caccuriani
è Adolfo Barone; Roberto de Candia ricopre il ruolo di Vicepresidente del Premio e dell’Accademia; Olimpio Talarico è Vicepresidente del Premio Caccuri e responsabile sezione saggistica.
In preparazione dell’evento finale, molti sono stati gli appuntamenti online che hanno offerto diversi spunti di riflessione con ospiti d’eccezione come Dacia Maraini, Gianrico Carofiglio, Antonio Padellaro, Carlo Cottarelli, Tiziana Ferrario e tanti altri prestigiosi esponenti del mondo civile, culturale, economico e sociale.
I finalisti del Premio Letterario Caccuri
Quest’anno avrà luogo la nona edizione della manifestazione, prevista dal 19 al 24 settembre e sono appena stati pubblicati i risultati della selezione dei quattro finalisti:
- Bianca Berlinguer con Storia di Marcella che fu Marcello (ed. La Nave di Teseo),
- Alan Friedman con Questa non è l’Italia (ed. Newton Compton),
- Renzo e Carlo Piano con Atlantide. Viaggio alla ricerca della bellezza (ed. Feltrinelli)
- Walter Veltroni con Odiare l’odio (ed. Rizzoli).
Si tratta di quattro saggi molto interessanti che trattano aspetti differenti della società attuale, penetrando nella realtà e affrontandone le pieghe nascoste. I libri sono stati scelti dal comitato scientifico presieduto da Giordano Bruno Guerri. Per il premio finale ci sarà il responso di 110 giurati, costituenti una giuria popolare e una nazionale.
Il paese di Caccuri è dominato da una splendida torre che, ricostruita nell’Ottocento, si rifà al castello medioevale nella quale è inserita. Questo simbolo, la “Torre d’Argento – Premio Bper” che sarà assegnata al vincitore del Premio, è realizzata dal maestro orafo Michele Affidato.
L’Accademia dei Caccuriani vuole ripartire dalla cultura e dal territorio, che costituiscono, oggi più che mai, insostituibili risorse del nostro Paese e ha dichiarato:
«Questa edizione del premio è una vera e propria sfida, una scelta di resistenza culturale di fronte alle avversità e all’imprevedibilità del presente e del futuro».
Il borgo è suggestivo e ricco di risorse storico-artistiche e ambientali, il cibo ottimo, la gente è accogliente, la cultura qui ha sempre albergato e sarà piacevole trascorrere le giornate previste, ritemprandosi nella mente e nel fisico
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Caccuri 2020: i quattro saggi in finale
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