Il Premio Antonio Fogazzaro arriva alla sua dodicesima edizione e nella bella cornice della Villa Camozzi di Grandola ed Uniti sono stati annunciati i vincitori sabato 14 settembre 2019. Le categorie per le quale si concorreva erano: Racconto inedito, Poesia edita e Il Baule della memoria.
Per ogni categoria è stato decretato un vincitore; alla cerimonia di premiazione hanno preso parte i consiglieri provinciali Maria Grazia Sassi e Francesco Cavadini, il sindaco di Grandola ed Uniti Giancarlo Zanfanti, il commissario prefettizio di Valsolda Gesuele Bellini e il presidente del BIM di Porlezza Mario Fumagalli.
Per la sezione racconto inedito ha vinto Paolo Bonacci con il suo Apnea, che è stato ritenuto il migliore dalla giuria che ha apprezzato: “la capacità di tratteggiare una – per quanto rarefatta – identità”, per l’essenzialità della scrittura che mira alla nuda verità delle cose e rende giustizia a tutto ciò che è fragile e per aver saputo delegare, con sicura voce poetica, l’apnea del coma a uno specchio d’acqua perennemente cangiante.” Bonacci vince 500 euro offerti da BCC di Lezzeno.
Nella stessa categoria si aggiudica il secondo gradino del podio Elisabetta Meccariello con Tempi Moderni (n. 1) e vince così un soggiorno di tre notti in uno storico albergo Hotel di charme valsoldese Stella d’Italia. In terza posizione si attesta invece Guergana Radeva con Attraverso lo specchio del tempo che viene premiato con un assegno di 350 euro offerti da Assicurazione3Laghi snc di Porlezza.
Passando alla sezione Poesia inedita a vincere è stato Wolfango Testoni con In un mutare o nel nulla, decisione motivata nel seguente modo dalla giuria:
L’alta frequenza di enumerazioni che attraversa le pagine del libro evidenza un’indubbia vena realistica. Ma si tratta di un realismo assolutamente sui generis. Forse, è corretto definirlo magico: il poeta aderisce al mondo e al suo ripetersi come se lo vedesse sempre per la prima volta. Ma non va dimenticato che Wolfango Testoni è anche artista visivo, un paesaggista che trasporta questa vena nella lingua e la riversa nel suo lessico e nelle sue pagine aprendo un universo dove l’abituale, il corrivo appaiono sempre in una luce diversa, mai vista.
A Wolfango Testoni è stato dato come premio un assegno di 1.000 euro offerto dal Credito Valtellinese. Secondo posto invece per Davide Romagnoli con El silensi d’i fӧj druâ vincendo così vince così un soggiorno di tre notti nell’albergo Hotel di charme valsoldese Stella d’Italia.
Invece per la sezione Il baule della memoria, concorso nato nel 2018 per celebrare la cultura delle valli del Ceresio e del Lario, vince Renato Papa Tavella con L’Alp de Puria e una storia grama. La motivazione della giuria, che gli assegna il primo posto è stata la seguente:
Con il ritmo di un monologo composto di suoni campestri e parole vernacolari ma capace anche di liriche aperture, l’autore torna a l’Alp de Puria della sua infanzia. La memoria mitizzata e la dura realtà delle valli di un tempo tra il lago di Lugano e quello di Como rese con vigoroso e originale stile letterario.
Secondo posto nella categoria invece per Giada Butti con Un remo silenzioso tra le onde, mentre il terzo posto se lo aggiudica Rosa Maria Corti con C’era una volta… Storia di cooperazione e di solidarietà.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Antonio Fogazzaro 2019: ecco i vincitori della 12^ edizione
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