In questo luglio 2015 dal clima rovente, si susseguono i rumor e i tweet sul possibile vincitore del Premio Strega 2015. Molte sono le notizie sui giornali e sul web ma di certo c’è, per ora, solo il nome della vincitrice dello Strega Europeo: si tratta della scrittrice ucraina Katja Petrowskaja, con il romanzo “Forse Esther”, scritto in tedesco e pubblicato in Italia da Adelphi .
La storia non rinnega, anche se non narrata in lingua di nascita, le origini della scrittrice. E’ uno sguardo sul Novecento e su momenti bui quali il nazismo, l’olocausto e il comunismo con i “gulag”. La narrazione somiglia ad un viaggio a ritroso poiché inizia dal presente, per la precisione da Berlino, e va alla ricerca di un passato che è parte della vita dell’autrice e di chi le è caro. Nei capitoli si mischiano frasi in varie lingue (tedesco, inglese, polacco, yiddish), poiché questo è un racconto a tante voci di "una famiglia in cui c’era di tutto”, dai contadini, agli insegnanti, ai rivoluzionari. Tutto ruota intorno alla bisnonna “il cui nome forse era Esther” la cui vita terminò drammaticamente a causa di due soldati tedeschi. Accanto a lei leggiamo di molti altri personaggi che rendono il libro di valore storico, letterario ed umano.
E’ stato Tullio De Mauro, Presidente della Fondazione Bellonci, insieme a Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione stessa, a dare la notizia del nome della vincitrice del Premio Strega Europeo 2015. Cinque erano i finalisti ma Katja Petrowskaja ha ottenuto 11 voti sui 23 totali e si è aggiudicata la vittoria decretata dalla giuria formata da molti scrittori che si sono già aggiudicati tale riconoscimento o hanno fatto parte della cinquina finale: tra essi Alessandro Barbero, Giuseppe Catozzella, Antonella Cilento, Marcello Fois, Melania G. Mazzucco, Edoardo Nesi, Valeria Parrella, Lorenzo Pavolini, Roberto Pazzi, Romana Petri, Lidia Ravera, Antonio Scurati e Domenico Starnone ed altri ancora affiancati da Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e dalla direttrice di Casa delle Letterature di Roma e del Festival Internazionale Letterature Maria Ida Gaeta.
Quest’anno la cinquina era formata da:
- Rafael Chirbes (Spagna) con “Sulla sponda” (Feltrinelli 2014), romanzo già aggiudicatosi il Premio de la Crítica de narrativa castellana;
- Stefan Hertmans (Belgio), con “Guerra e trementina” (Marsilio 2015);
- Alain Mabanckou (Francia), con “Pezzi di vetro” (66thand2nd 2015);
- Katja Petrowskaja (Germania), “Forse Esther” (Adelphi);
- Tommy Wieringa (Olanda) con “Questi sono i nomi”, (Iperborea 2014).
Complimenti agli scrittori ma non dimentichiamo il lavoro dei traduttori che, con la loro precisione e le tante qualità, hanno certamente contribuito a dar il giusto valore ai romanzi. Appuntamento questa sera, 2 luglio 2015, al Ninfeo di Villa Giulia o sul web o ancora sui Rai3 per conoscere il nome di colui (manca la rappresentanza femminile) che si aggiudicherà lo Strega 2015.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Premio Strega Europeo 2015 a Katja Petrowskaja
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