Immagine di copertina Credits: European Commission (Jennifer Jacquemart), Attribution, via Wikimedia Commons
Elly Schlein è la prima segretaria del Partito Democratico. La sua è stata una vittoria storica che ha ribaltato tutti i pronostici dei circoli del partito - che davano invece per favorito il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
Nel suo primo discorso ufficiale Schlein, nata nella Svizzera italiana nel 1985, ha raccontato di essere rimasta colpita un gruppo di donne centenarie che sono accorse alle urne per lei: le hanno detto che era da novant’anni che aspettavano di votare per una segretaria. Le sue parole hanno sottolineato il cambiamento: “Abbiamo creato un ponte intergenerazionale, tra il dentro e il fuori”, ha detto, “per liberare le nostre energie migliori.”
Tra i tanti temi toccati vi sono l’emergenza climatica che necessita una profonda conversione ecologica, la precarietà lavorativa che deve essere combattuta e, infine, il sogno di un’Europa federale.
Schlein ha dedicato la sua vittoria soprattutto alle donne e ai giovani che, da quanto dicono i dati, hanno dato un contributo fondamentale alla sua vittoria. E sono stati proprio loro, ha sottolineato Elly Schlein, le categorie più toccate dalla crisi economica e dalla pandemia, cui persino il partito ha negato il proprio sostegno fomentando così in loro una “paura di futuro” che oggi Schlein si propone di combattere.
La nuova segretaria del Pd ha pronunciato una frase di particolare impatto: Non ci hanno viste arrivare.
Anche stavolta non ci hanno viste arrivare.
Forse non tutti coloro che l’hanno ascoltata in diretta o hanno seguito la conferenza video sanno che la frase non è originale, ma è una citazione tratta da un libro. Scopriamo quale.
Non ci hanno visto arrivare: qual è il libro citato da Elly Schlein?
Link affiliato
Il libro citato da Elly Schlein è They didn’t see us coming. The hidden history of Feminism in the Nineties (Basic Books, luglio 2020) che traccia la storia del femminismo contemporaneo. Il libro, ancora inedito in Italia, è stato scritto da Lisa Levenstein, docente universitaria di storia presso la North Carolina University, scrittrice, femminista e attivista.
L’autrice si concentra in particolare sugli anni Novanta, periodo in cui nasce la visione di un femminismo intersezionale guidato cioè da donne di colore, lesbiche, donne provenienti dal Sud del mondo che collegavano il discorso dei diritti della donna anche ad altre prospettive, come quella del razzismo o la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale.
They didn’t see us coming ha gettato le basi per molte campagne e movimenti globali, come Women’s March (la marcia delle donne) e il Me Too.
They didn’t see us coming di Lisa Levenstein
Nel suo libro, Levenstein dimostra come le donne ai margini abbiano costruito un movimento capace di cambiare il pensiero globale. L’autrice cita in particolare Quarta Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite sulle Donne, tenutasi a Pechino nel 1995, che ha avuto un ruolo chiave nella ridefinizione del femminismo globale: in quel frangente le donne di colore si rifiutarono di partecipare alle conferenze dominate dai bianchi.
Mentre le donne bianche si concentravano sul tema del sessismo, le donne di colore tendevano a vedere queste forme di ingiustizia in modo più “olistico”, collegando il sessismo direttamente al razzismo e alla disuguaglianza economica
Facendo luce sulle donne ai margini Levenstein mostra la complessità culturale del mondo e della società contemporanea, dimostrando che oggi le femministe in realtà sostengono con il loro impegno un ampio spettro di cause sociali.
Parole che riflettono anche il punto focale del discorso di Elly Schlein che ha citato anche Marielle Franco, l’attivista brasiliana del Partito Socialista uccisa nel 2018.
Voglio pensare a una donna, a una grande attivista e combattente Marielle Franco, che ha ispirato l’azione di tante e tanti di noi, un’attivista uccisa in Brasile.
Infine Schlein si è appellata al proprio elettorato rinnovando l’impegno nel continuare la lotta: è il nostro tempo, ha affermato. Schlein ha ricorso alla citazione di Levenstein per sottolineare come la sua vittoria abbia ribaltato i pronostici e le analisi politiche degli ultimi mesi.
Lei, la prima donna alla segreteria del Pd, è la prova che il cambiamento è possibile e parte dalla base: da quell’ondata di rinnovamento che ha inizio dai margini dalla società - in questo caso dalle donne e dai giovani - su cui Lisa Levestein focalizza il proprio sguardo in They didn’t see us coming.
Noi ci abbiamo creduto davvero e ci abbiamo creduto così forte che abbiamo insieme realizzato questo sogno. Facciamo in modo che sia soltanto l’inizio.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Qual è il libro citato da Elly Schlein nel primo discorso come segretaria del Pd
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo Politica ed economia News Libri Libri da leggere e regalare
Lascia il tuo commento