Quando ascolterai questa canzone di Lola Lafon

Cercansi informazioni in merito a Margot Frank, 19 anni, e Anne Frank, 16 anni, sul treno verso Bergen-Belsen a gennaio. Tel. 37059.

Un annuncio, comparso a giugno del’45 sui quotidiani olandesi, da cui tutto sembra avere inizio: è, in apparenza, il primo contatto dei Frank con il “grande pubblico”, la ricerca disperata che Otto mette in atto una volta tornato da Auschwitz-Birkenau. Parla delle figlie al futuro: "Quando le troverò", perché non è disposto a lasciarle andare.
Nella fine, abbiamo sempre trovato un inizio: la testimonianza di Anne, che sopravvive all’orrore e che, soprattutto, le sopravvive, dal dopoguerra in poi si spaccia per inizio per lettori e lettrici, spettatori a teatro o nei cinema, e studenti di insegnanti che raccontano un “Diario” personale, intimo, frutto del lavoro di una bambina e poi giovane donna, che si racconta. Lola Lafon in Quando ascolterai questa canzone (Einaudi, 2024, trad. di Silvia Manzio), ribalta ogni prospettiva: Anne Frank è autrice, in senso più ampio, dal respiro editoriale. Il suo Diario è frutto di un lavoro redazione, curato nella forma e anche nei contenuti, rifinito e levigato dall’autrice stessa nel momento in cui si rende conto di esserlo: una scrittrice, con la volontà di pubblicare ciò che sta così accuratamente producendo. E il diario della sorella Margot? Anche lei ne teneva uno, chissà dove si trova, chi lo possiede e cosa potrebbe raccontarci.
Lafon trascorre una notte nell’alloggio segreto dei Frank, dove per 25 mesi hanno vissuto, cercando di mettersi in salvo dal Male dell’uomo. L’autrice ci descrive una notte affollata di assenze, fantasmi che si raccontano attraverso ritagli di riviste, fotografie e scorci: come quell’angolo di cielo che, dalla finestra (ricoperta di cartone, come le altre), si riusciva a scorgere.
Anne Frank, grazie alla cura del padre Otto nell’onorare il suo desiderio, è diventata autrice (forse una delle più lette?), voce autorevole di un tratto nero di Storia, che parlando in centinaia di lingue è capace di raccontare lucidamente una realtà che va ben oltre i confini familiari e personali. A intrecciarsi alla vicenda della famiglia Frank, comune a milioni di innocenti, anche le storie della famiglia dell’autrice Lafon: apolidi, in cammino alla ricerca di una patria, di legami.