Quando è nata la narrativa per l’infanzia? In questo articolo si cerca brevemente di fare luce su questa importante branca della letteratura, a partire dai suoi primordi.
In principio fu Esopo e le sue favole (favola, ovverossia genere letterario caratterizzato da composizioni genericamente brevi, in prosa o in versi, che hanno per protagonisti di solito animali), autore greco croce e delizia di tanti studenti di liceo classico seguito a ruota dal liberto romano Fedro, che di buona parte del lavoro di Esopo fa delle parafrasi o traduzioni per poi scrivere anche delle opere del tutto originali.
Si suole pensare che queste favole, opere minori a scopo didattico, fossero rivolte all’infanzia, ma in realtà non è propriamente corretto, poiché in realtà la funzione didattica dello scritto era destinata agli adulti che dal comportamento errato degli animali avrebbero dovuto trarre insegnamento per un retto vivere.
Il mondo fantastico de le mille e una notte, raccolta di storie ascrivibile al Medioevo, sempre secondo una convenzione sembra apparentemente destinata ai più giovani, ma ancora una volta si tratta di un errore perché nel mondo antico poca o nessuna importanza era data ai più giovani e le storie fantasiose di Aladino o Ali Babà erano invece a pieno diritto destinate non ai fanciulli ma ai loro genitori.
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