Gli amanti delle librerie non conoscono limiti alla loro passione. E di certo una casa delle bambole non è, in fondo, il luogo più inconsueto dove trovare una collezione di volumi, seppure in miniatura. Ma la cosa assume proporzioni decisamente insolite se il modellino in questione è appartenuto niente meno che a una sovrana: la casa delle bambole della regina Mary, consorte di re Giorgio V d’Inghilterra, è custodita in una stanza del castello di Windsor appositamente costruita. Queen Mary’s Dolls’ House è dotata di ogni confort e dettagli curatissimi e ospita una biblioteca al primo piano che fa invidia a molte dimore nobiliari dell’epoca quanto a qualità e varietà. Ultimata nel 1924, compie cento anni e il Royal Collection Trust annuncia un libro per le celebrazioni: si intitola The Miniature Library of Queen Mary’s Dolls’ House a cura di Elizabeth Clarck Ashby.
La casa delle bambole della regina Mary: chi l’ha costruita?
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Qui niente è per gioco. Anzi si fa piuttosto sul serio. La casa è ad oggi considerata una delle più belle e famose nel mondo ed è un regalo della principessa Maria Luisa, amica d’infanzia della regina e cugina di re Giorgio. La costruzione è stata affidata ad un architetto in carne ed ossa, Sir Edwin Lutyens, che si è occupato dell’organizzazione degli spazi e della gestione dei dettagli. Tutti, manco a dirlo, curatissimi. Si tratta di un vero e proprio palazzo a più piani dotato di ogni comodità: ci sono saloni, camere da pranzo, una riserva di vini fornitissima, giardini. E naturalmente una biblioteca. Il tutto rigorosamente in scala. Non mancano energia elettrica, acqua corrente e montascale. Per realizzarla sono serviti l’impegno di 250 artigiani, 60 decoratori, 700 artisti e 600 scrittori. Era così bella che fu esposta all’Empire Exhibition a Wembley nel 1924, come esempio del livello qualitativo raggiunto dalle maestranze inglesi. Fu vista da più di 1 milione e 500mila persone.
200 scrittori come autori dei libri della biblioteca
Chissà quanti di loro si sono soffermati a curiosare i dorsi dei minuscoli libri al primo piano. La libreria è un capolavoro di tecnica. E non solo. Accanto ai capolavori della letteratura, gli scaffali contengono veri e priori tesori: libri appositamente commissionati ad autori contemporanei. La principessa Maria Luisa ne contatta 200, tutti famosi. Ad uno scrittore affermato può capitare di sentirsi chiedere di produrre qualcosa per la libreria dalla casa delle bambole di una regina.
All’appello, con britannico orgoglio, rispondono J.M. Barrie, John Buchan, G.K. Chesterton, Joseph Conrad, Sir Arthur Conan Doyle, John Galsworthy, Robert Graves, Thomas Hardy, Aldous Huxley, Rudyard Kipling, Somerset Maugham, A.A. Milne e Vita Sackville-West. Qualcuno rifiuta: Virginia Woolf e George Bernard Shaw. Una curiosità in più: i volumi sono stati scritti a mano. Se aperti rivelano la calligrafia originale degli scrittori. Il sospetto è che la principessa e l’architetto alla fine si siano divertiti parecchio: si inventano bibliotecari e creano un vero e proprio catalogo per la libreria con tanto di registri. Non ci credete? Esiste un video che consente una visita virtuale:
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La casa delle bambole (con biblioteca) più famosa del mondo compie 100 anni
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