Inizia oggi la tanto attesa fase 2, tra riaperture, precauzioni, preoccupazioni e speranze. Se le librerie hanno già riaperto da qualche settimana e da oggi adotteranno nuove norme precauzionali (diventeranno obbligatori infatti i guanti monouso), con l’inizio della nuova fase anche le biblioteche, statali, comunali e private, potranno aprire nuovamente al pubblico, tra servizi ridotti e norme precauzionali da adottare.
Cosa sarà possibile fare in biblioteca? Quali regole seguire? Ecco qualche risposta.
Riapertura biblioteche: i servizi disponibili
L’obiettivo è quello di riaprire sì, ma per molte sedi gradualmente. Per questo motivo, i servizi disponibili in alcune biblioteche saranno inizialmente ridotti all’osso e seguiranno principalmente la via telematica: saranno possibili principalmente prestiti locali e restituzioni; si potranno chiedere informazioni; le sale di consultazione resteranno chiuse.
Non tutte le biblioteche però riapriranno. Molte, infatti, che già avevano problemi di sedi e personale, si trovano a causa dell’emergenza sanitaria impossibilitate a riaprire. Specialmente le più piccole, per cui rispettare le norme precauzionali indicate dal Governo sarebbe impossibile: manca la possibilità di garantire il distanziamento sociale, così come a rischio risulterebbe il personale lavorativo, spesso per di più appartenente a una delle fasce d’età più a rischio.
Solo sul suolo romano, ad esempio, a riaprire oggi saranno una dozzina di biblioteche su un totale di oltre 40: tra le storiche, attive da oggi la Biblioteca nazionale centrale e l’Alessandrina, mentre perché la Casanatense riapra al pubblico bisognerà aspettare inizio giugno.
Il consiglio dunque è quello di controllare che la vostra biblioteca sia aperta direttamente sul suo sito, considerato che comunque la fase di richiesta di prestito si svolgerà in via telematica e che a un sito (o a un numero di telefono) sarà necessario affidarsi.
Le norme da seguire
Per adottare misure precauzionali il più possibile efficaci, le biblioteche che riapriranno cercheranno comunque di limitare al minimo gli accessi: da un lato questi ultimi verranno contingentati, dall’altro verrà prediletta il più possibile la modalità telematica per le richieste di prestito e di informazioni.
Insomma, riapertura delle biblioteche non significa assolutamente che sarà possibile passeggiare fino alla biblioteca, aggirarsi al suo interno, sfogliare diversi volumi e uscirne con alcuni. Le fasi di richieste andranno gestite sempre preferibilmente a distanza. L’accesso in biblioteca, poi, sarà ulteriormente regolato. L’ingresso sarà garantito solamente se muniti di mascherina e guanti monouso e tutti gli utenti dovranno sottoporsi a termoscanner per misurare la loro temperatura corporea.
Le norme non riguardano, com’è ovvio, solo gli ingressi e i volumi in uscita. Considerata la capacità del virus di sopravvivere fuori dal corpo umano e di depositarsi sulle superfici, i volumi restituiti dovranno essere posti in isolamento per 10 giorni, prima di tornare disponibili al prestito.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Riapertura biblioteche 18 maggio: le regole da seguire
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