Un avvincente racconto di speranza in un’epoca di disperazione è Annus Mirabilis (Superbeat 2014, Year of Wonders, traduzione di Francesca Diano) di Geraldine Brooks. Straordinario romanzo sulla natura umana ispirato dalla vera storia del villaggio di Eyam, in Inghilterra, è più attuale che mai, ed è stato pubblicato per la prima volta nel 2001, ma edito in Italia nel 2003 da Neri Pozza.
L’autrice e giornalista australiana, nata a Sydney il 14 settembre 1955, residente in Virginia, negli USA, vincitrice del Premio Pulitzer per la narrativa nel 2006 con il romanzo L’idealista (Neri Pozza 2005 e, col titolo March. Il padre delle piccole donne, BEAT, 2015) e già corrispondente di guerra per il “Wall Street Journal”, il “New York Times” e il “Washington Post”, qui compone il suo romanzo capolavoro.
Leggere per la prima volta, o tornare a leggere Annus Mirabilis in questo momento assume una valenza particolare, quando si è da un mese in quarantena dovuta all’emergenza Covid-19, che ha cambiato la nostra quotidianità (e con le festività pasquali alle spalle da pochissimo, trascorse a casa), e il Governo con l’ultimo DPCM (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Conte) ha deciso di prorogare le misure restrittive in essere fino al 3 maggio (vi saranno alcune riaperture come librerie, cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini).
Geraldine Brooks, descrivendo prima i personaggi e poi le vicende occorse, nel volume pone al lettore la domanda: alla fine di una quarantena, come ne sarebbero usciti la fede, le relazioni e l’ordine sociale?
Sfogliare le pagine di questo libro è come osservarsi con una lente d’ingrandimento, perché è nell’emergenza, nella sospensione della normalità, che escono i lati peggiori, ma anche i migliori delle persone.
Inghilterra, primavera 1666. Eyam è un piccolo e isolato villaggio di montagna del Derbyshire colpito dalla Peste, i cui abitanti prendono l’eroica decisione di isolarsi per non propagare la malattia. Ed è la voce narrante della giovane domestica vedova, Anna Frith, che questo romanzo rivela mirabile; i personaggi avranno l’occasione per mettersi alla prova, per trasformare un dramma in una opportunità. Mostrare il cuore nero degli uomini (e delle donne) o invece cambiare un “Annus Horribilis” in un “Annus Mirabilis” per svelare la meraviglia del coraggio umano.
“Come avrei potuto affrontare i giorni e le notti a venire?”
Foto dal sito ufficiale di Geraldine Brooks
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Rileggere “Annus Mirabilis” di Geraldine Brooks al tempo del coronavirus
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