“Turismo di prossimità”: viaggi brevi a pochi chilometri da casa. È l’estate 2020 post Covid-19, anzi neanche tanto post visto che il virus ancora circola in Italia. Non c’è bisogno di salire su un treno o un aereo per sbarcare in località lontane. Se è vero che quest’anno le grandi capitali europee come Parigi, Londra, Dublino e Berlino possono attendere, mai come quest’estate vale il refrain di una celebre canzone:
“Per quest’anno non cambiare, stessa spiaggia, stesso mare”.
Sono vacanze vintage quelle di questa estate 2020, con un ritorno alla villeggiatura anni Sessanta, in Italia, nel Belpaese, anche se un italiano su due non andrà in vacanza. Quale migliore occasione per (ri)scoprire borghi, paesi e cittadine di incantevole bellezza disseminate lungo l’intera Penisola. Mare, montagna, collina, lago. La scelta è vasta e l’occasione è ghiotta, impossibile lasciarsela scappare, anche perché potrebbe capitare una piacevole sorpresa.
Chi scrive, nella vecchia casa in montagna incastonata nel Parco Nazionale d’Abruzzo, ha felicemente ritrovato per puro caso (serendipity) nell’antica cassapanca della sala la collezione completa dei romanzi di Delly, acquistata volume dopo volume durante una vacanza a Porto Santo Stefano. Sono trascorsi tanti anni da allora, ma è impossibile dimenticare quella piccola libreria che si affacciava sul Mar Tirreno antistante il porto.
Delly, uno pseudonimo collettivo
Allora non sapevo che Delly è lo pseudonimo collettivo adottato dai fratelli Jeanne-Marie (Avignone, 13 settembre 1875 – Versailles, 1947) e Frédéric Petitjean de la Rosière (Vannes, 1876 – Versailles, 1949). I romanzi di Delly furono popolarissimi fra gli anni Dieci e gli anni Cinquanta del XX Secolo e alcuni di essi si collocano fra i più grandi successi editoriali dell’epoca. Jeanne-Marie consacrò la propria esistenza alla scrittura, dando il via a una notevole produzione letteraria, la cui pubblicazione iniziò nel 1903 con il romanzo Dans les ruines. Fondamentale si rivelò il contributo del fratello Frédéric, il quale, oltre che nella scrittura, fu abile nella gestione dei contratti con le varie case editrici. Il ritmo di produzione dei romanzi (ne furono pubblicati più di uno all’anno fino al 1925) e l’ottimo ricavo delle vendite assicurarono ai fratelli una vita agiata, che però non impedì loro di restare nell’ombra, sconosciuti al grande pubblico e alla critica. L’identità di Delly, infatti, fu rivelata solo dopo la morte di Marie, nel 1947, due anni prima di quella del fratello.
Da sottolineare che Marie e Frédéric Petijean lasciarono una parte delle loro ricchezze e tutti i loro manoscritti alla Société des gens de lettres, per fini assistenziali rivolti agli scrittori malati e in difficoltà. Non a caso, una sala dell’Hôtel de Massa, sede della Société, porta il nome di “Sala Delly”.
I romanzi di Delly
La maggior parte dei volumi della collezione ora è acquistabile o in formato digitale edita per Falsopiano Editore, oppure su eBay nell’antica edizione Salani. Le antiche copertine Salani, in cui apparivano suggestive copertine con visi di donne di altri tempi, sono riprese da quelle digitali dei libri più recenti. È come tornare in un mondo a parte, fermo nel tempo, dove giovani eroine, apparentemente fragili, perdono e poi ritrovano l’amore, quello che è per sempre, che ritenevano perso, appunto, per sempre. Romanzi popolari, romanzi rosa, considerati di serie B dalla critica, ma amatissimi, costruiti su un modello immutabile: l’opposizione fra una protagonista che simboleggia la purezza e altri personaggi che cercano di ostacolare la sua ricerca dell’amore perfetto, che nella realtà, ahimè non esiste.
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I titoli dei romanzi sono unici nel loro genere: Schiava o regina?, Il mio vestito color del tempo, Fuggo: ho deciso, Una miseria dorata, L’accusatrice, La lampada ardente, La lupa vorace, e così via.
Le copertine della collezione ritrovata sono consumate, perché questi romanzi sono stati letti e riletti infinite volte, le pagine sono ingiallite, ma le frasi, una volta rilette, benché enfatiche, conservano intatte la suggestione di allora, quando l’adolescente innamorata dell’amore sognava, come le eroine di Delly, l’amore eterno.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Rileggere i romanzi di Delly in montagna
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