Con l’obiettivo di riportare al centro del lavoro editoriale l’attività di selezione e di valutazione dei talenti, il “giovane” Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza, pur essendo solamente alla sua seconda edizione, si presenta come uno degli appuntamenti più significativi della narrativa italiana contemporanea.
Per il Comitato di Lettura, composto dall’agente letterario Marco Vigevani, dagli scrittori giornalisti Francesco Durante e Stefano Malatesta, dallo scrittore e critico letterario Silvio Perrella, dalle autrici Sandra Petrignani e Romana Petri e da Giuseppe Russo, ideatore del Premio e direttore editoriale Neri Pozza, non è stato un compito semplice scegliere il vincitore fra i cinque inediti, così come non era stato un compito semplice per la commissione designata dalla Casa Editrice scegliere i cinque finalisti fra i 1.293 testi arrivati al concorso (fra questi, anche alcuni scrittori già affermati che non hanno però raggiunto la selezione finale).
Durante la cerimonia, organizzata lo scorso 6 ottobre presso Palazzo Cusani a Milano, è stato l’autore Roberto Plevano, classe 1960, professore di storia e filosofia a Vicenza e autore di numerosi articoli accademici, ad aggiudicarsi, con 61 punti – uno solo più del secondo classificato – i 25.000 euro del Premio, una targa e la pubblicazione, da parte della casa editrice Neri Pozza, del proprio romanzo dal titolo Marca gioiosa .
Si tratta di un romanzo di formazione, ambientato tra la Francia e l’Italia del XIII secolo, che narra le vicende di Amalrico, figlio del birocciaio di Besièrs. Di ritorno nella sua città d’origine dopo un periodo di studi a Tolosa, il giovane scopre che i crociati, alla ricerca di eretici, hanno risposto alle resistenze della popolazione radendo al suolo Besièrs. I genitori sono scomparsi e l’officina è stata distrutta: ad Amalrico non resta che mettersi in viaggio, percorrendo le vaste regioni dell’Impero, apprendendo i segreti di alcune arti, in compagnia dei personaggi più diversi.
Da Montpellier raggiungerà prima Marsiglia poi Genova, Tortona, Cremona, Sirmione e infine Verona.
Risale proprio al 1200 la definizione di Marca gioiosa et amorosa data alla Marca trevigiano-veronese - un territorio non ben identificato, corrispondente grossomodo all’attuale Veneto, ad esclusione di Venezia, particolarmente fiorente dal punto di vista economico e vivace dal punto di vista politico.
Qui, Amalrico viene accolto alla corte di Ecelino, Ezzelino III, stringe amicizia con il primogenito, si innamora di Cunissa, dispensa consigli medici e militari grazie alle nozioni apprese durante il viaggio. Ma dopo il trionfo, la scoperta del vero carattere di Ecelino e il comportamento di Ecelinello e Cunissa provocano in lui disillusione e la consapevolezza della sconfitta e del tradimento.
Marca gioiosa, dalla struttura narrativa che presenta il tipico schema adolescenza-giovinezza-età adulta, vanta solide basi documentali, dovute alla vasta ed approfondita conoscenza della materia storica trattata da Plevano, cui si aggiunge uno stile maturo in grado di gestire con sicurezza storie, ambienti e personaggi diversi.
La cinquina dei finalisti:
- Solo per te, Euridice - Raffaella Battaglini
- Le cene inutili - Massimo Paperini
- Marca gioiosa - Roberto Plevano
- PalazzoKimbo - Piera Ventre
- L’ultimo blu a ovest - Valeria Viganò.
Sezione Giovani
Per la nuova “Sezione Giovani”, indetta all’interno del Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza in collaborazione con la Fondazione Pini, riservata ai partecipanti al Premio con un’età inferiore ai 35 anni, la vincitrice è stata Francesca Diotallevi con Dentro soffia il vento, mentre Alice Bassi con Il canto delle voci perdute è stata la seconda selezionata.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Roberto Plevano vince la II edizione del Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza
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