Mi piace farvi partecipi di questa mia semplice esperienza. Leggendo alcuni libri, di autori italiani o stranieri, uomini o donne, mi è capitato di trovarne alcuni così interessanti, coinvolgenti o istruttivi tanto da non voler leggerne altri dello stesso autore o autrice.
Li considero "libri unici": il loro incontro è stato tanto importante da non volerne rovinare il ricordo, magari mettendoli a confronto con altre opere scritte dallo stesso autore.
Per passare dalla teoria alla pratica, eccone tre esempi:
- La Mennulara di Simonetta Agnello Hornby, uno splendido ritratto di donna della fine Ottocento, morta il 23 settembre 1963, come descrive l’incipit del libro:
Il dottor Mendicò improvvisamente si sentì stanchissimo, con le gambe indolenzite e le braccia formicolanti. Era rimasto nella stessa posizione per più di un’ora ,le mani della Mennulara strette fra le sue, accarezzandole le dita con un movimento circolare e delicato, incessante. Sollevò la mano destra, lasciando a palma aperta sul lenzuolo la sinistra, su cui poggiavano quelle ancora tiepide della defunta.
- La lunga attesa dell’angelo di Melania Mazzucco, corposo libro che ripercorre la vita del Tintoretto, pittore italiano fra i più rappresentativi del suo tempo. Una saga avvincente che purtroppo non conservo in casa (mi era stato prestato da un’amica). Non posso citare brani o passi originali, ma assicuro che il suo ricordo è nitidissimo, per il sapiente intrecciarsi e dipanarsi della narrazione, per la particolare accuratezza nella descrizione dei tanti figli e delle loro vicissitudini. Sullo sfondo, ancora una volta, Venezia.
- Il mago dei numeri di Hans M.Enzensberger, autore di I miei flop preferiti appena uscito per Einaudi e presente al Salone del Libro di Torino 2012, del quale la stampa ha molto scritto in questi ultimi giorni. Si tratta di un libro del 1997 consigliato a partire dall’età dei 10-11 anni che ci illustra numerosi trucchi per memorizzare o riconoscere numeri saltellanti, triangolari, quadrati, rettangolari e potenze. Tuttavia, il filo conduttore dell’opera è la storia di un bambino di nome Roberto che nei suoi sogni incontra appunto il mago dei numeri.
Di questi tre autori non ho letto e non leggerò altre opere, anche a costo di perdere qualche bella occasione letteraria.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Libri unici: quando di un autore non si leggeranno altri libri
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