Scuole aperte in estate, questa la proposta di alcuni sindaci della penisola che vorrebbero convertire gli istituti italiani in centri estivi per ragazzi. L’idea è stata lanciata dai sindaci di Milano e Roma, rispettivamente Beppe Sala e Virginia Raggi, che vorrebbero offrire questo servizio alle famiglie.
Le scuole non rimarrebbero aperte per svolgere normali e regolari lezioni, ma sarebbero dei punti di socializzazione per i più giovani, dove svolgere sport e attività ricreative.
Ad annunciare la possibilità di tenere aperte le scuole in estate sono propri i sindaci di Roma e Milano in due interviste separate. Beppe Sala, primo cittadino del capoluogo lombardo, città ancora molto colpita dai contagi, ha spiegato al Corriere di essere al lavoro con lo staff del Comune per la riapertura delle scuole in estate, dove saranno organizzate attività ricreative, sport e momenti di interazione. Il tutto sarebbe però organizzato rispettando le regole di prevenzione del contagio e soprattutto sarebbero rispettate le regole del distanziamento tra ragazzi.
La proposta permetterebbe ai più giovani di passare qualche ora all’aperto e di socializzare con persone della propria età, in un momento in cui i propri genitori saranno ormai tornati al lavoro.
Sala nell’intervista ha spiegato poi che anche a settembre non si potrà procedere come di norma, ma si dovranno cominciare a ipotizzare dei doppi turni in modo da scaglionare entrare e uscite degli studenti. Si dovrà senza dubbio trovare una soluzione al grande problema del nostro Paese: le classi sovraffollate. La proposta di Sala è quindi quella di procedere con turni veri e propri per la scuola, in modo da non creare assembramenti tra gli studenti.
L’ipotesi delle scuole aperte in estate alletta anche la sindaca della Capitale, Virginia Raggi, che lancia una proposta molto simile a quella di Sala. Le scuole anche a Roma potrebbero essere aperte per i mesi estivi e potrebbero diventare centri estivi per i ragazzi della città, un modo per far socializzare i più giovani, troppo a lungo costretti tra le mura domestiche.
I bambini che non posso entrare in contatto con i loro simili non hanno uno sviluppo corretto.
Queste le parole della sindaca della Capitale in un’intervista a Radio Cusano Campus in cui ha spiegato la sua idea di ripresa per la città. Anche qui la Raggi propone dei turni, anche per la scuola convertita a centro estivo, si potrebbe infatti pensare di creare due accessi, uno la mattina e uno il pomeriggio. Pur mettendo in atto due turnazioni per l’accesso all’edificio si richiederebbe comunque ai ragazzi di rispettare la distanza di sicurezza e soprattutto di indossare la mascherina che potrebbe ben presto diventare obbligatoria.
Ma chi gestirà i ragazzi in questi momenti? Chi sarà incaricato di organizzare le attività ricreative e gli sport delle scuole in estate? Questo è il grande dubbio che rimane, dal momento che non sono state date risposte su questo genere di quesiti e non è ipotizzabile che venga assegnato anche questo compito ai docenti, già oberati per le lezioni a distanza e l’organizzazione di verifiche e prove online.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Scuole aperte in estate: la proposta di alcuni sindaci italiani
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