Ne facciamo ampio uso sia nella lingua parlata che in quella scritta, ma che cos’è una similitudine? Come si usa? È una figura retorica? È caratterizzata da qualcosa in particolare? Possiamo riconoscerla facilmente quando la incontriamo in un discorso o in un testo scritto? Che differenza c’è tra similitudine e metafora? Scopriamo insieme che cos’è una similitudine e come si usa.
Similitudine: scopriamo che cos’è e come si usa
La similitudine è una figura retorica che mette a confronto due concetti. La parola similitudine deriva dal latino similitudo -dĭnis, der. di simĭlis «simile». Questa figura retorica viene usata per confrontare due identità, in una delle quali si individuano proprietà somiglianti e paragonabili a quelle dell’altra.
Una similitudine si costruisce facendo uso di avverbi di paragone quali: come, simile a, sembra, assomiglia, così come.
Sul Vocabolario Treccani la troviamo spiegata così: “Figura retorica che mira a chiarire (logicamente o fantasticamente) un concetto presentandolo in parallelismo e in paragone con un altro, mediante la cong. come o i nessi così ... come, tale ... quale, come ... tale, ecc.; può avere forma estesa, e in tal caso consta di una prima parte in cui si descrive la cosa presa come confronto, e di una seconda parte in cui si passa all’applicazione (per es., nella Pentecoste del Manzoni, «Come la luce rapida Piove di cosa in cosa, E i color vari suscita Dovunque si riposa, Tal risonò moltiplice La voce dello Spiro»), oppure può risolversi tutta nel giro di una frase (per es., «fu trattato come un cane»);” In tutti questi esempi è chiaro il parallelismo tra i due elementi della frase, il paragone tra i due concetti.
Sempre sul Vocabolario Treccani troviamo un’altra informazione interessante, ovvero che: “in forma ancora più concentrata si riduce alla metafora, mentre la soppressione del come o di ogni altro nesso, cioè l’identificazione di un termine con l’altro, dà luogo all’analogia.”
Ecco perché spesso e volentieri confondiamo la similitudine con la metafora.
Ritroviamo le similitudini indifferentemente sia nella poesia che nella narrativa, ma anche nella saggistica. È chiaro che a maggior ragione nel linguaggio letterario e soprattutto poetico, con la similitudine si può spiegare meglio un concetto ricorrendo ad un altro termine o ad un’altra idea, producendo immagini evocative ed originali.
Similitudine. Ecco alcuni esempi:
Ecco alcuni esempi di similitudine. Abbiamo già stabilito che questa figura retorica consiste nell’instaurare un paragone, un rapporto di somiglianza fra due cose o concetti. Avremo perciò sempre degli elementi di paragone in una metafora.
- Esempio: Sei come un fratello per me (non sei mio fratello veramente, non siamo legati dal sangue, ma ti voglio bene e ti stimo e ti considero una delle persone più importanti della mia vita, come un membro della mia stessa famiglia, come un fratello, appunto).
- Esempio: Indossava un abito bianco come la neve (il vestito era di un bianco talmente candido e puro che ricordava quello della neve).
- Esempio: Claudia è molto affidabile. È precisa come un orologio svizzero (una delle caratteristiche di Claudia è che è puntuale e precisa, proprio come gli orologi svizzeri, noti per la precisione con cui indicano l’orario).
Alcune similitudini sono ormai espressioni di uso comune: prezioso come l’oro, dolce come lo zucchero, puntuale come le tasse e la morte, bello come il sole, veloce come un lampo.
Similitudine e metafora: differenze
La similitudine e la metafora sono due cose molto diverse benché a volte sia facile confonderle. Se la similitudine infatti serve a confrontare due elementi, la metafora consiste nel sostituire una parola con un’altra per rafforzare il concetto. Inoltre nella metafora non abbiamo gli avverbi che invece caratterizzano la similitudine.
- Esempio di similitudine: Sei forte come un guerriero (paragono la tua forza a quella di un guerriero).
- Esempio di metafora: Sei un guerriero (so che sei forte e per me la tua forza è la stessa dei guerrieri, sostituisco la tua immagine a quella di una persona forte per forza di cose: un guerriero).
Come ve la cavate con similitudini e metafore? Fatecelo sapere nei commenti, vi aspettiamo!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Similitudine: che cos’è e come si usa
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