Storia dei Mediterranei. Popoli, culture materiali e immaginario dall’età antica al Medioevo
- Autore: Autori vari
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2018
"Storia dei Mediterranei. Popoli, culture materiali e immaginario dall’età antica al Medioevo" è una raccolta di tredici pregevoli saggi di studiosi di rilievo, che prendono in esame il Mediterraneo, declinato al plurale per significare la moltitudine di popoli e culture che si affacciano su questo mare, un tema d’interesse sia per la ricerca storica, ma anche per la sua attualità.
Nella nota introduttiva si legge:
È la vicenda di conflitti accesi e radicali che non frustrano tuttavia la determinazione dei popoli nella ricerca in realtà inesauribile del contatto.
Le Colonne d’Ercole hanno rappresentato per un lungo periodo della storia del Mediterraneo, il limite ultimo del mondo conosciuto che stimolava il desiderio di oltrepassarlo. Tra i saggi raccolti, tra cui si ricordano tra gli altri quello a firma di Franco Cardini e quello di Alessandro Vanoli, vi è quello di Carlo Ruta che risulta di particolare interesse poiché racconta di una spedizione che realizzò l’opera di circumnavigare il continente africano.
Per il mondo greco il limite delle Colonne d’Ercole, suscitava immenso timore perché i miti e le leggende del tempo, descrivevano il luogo abitato da mostri marini. Tuttavia i Fenici non concordavano con questa tesi e già nel VII secolo, come testimoniato da Erodoto, avevano varcato questi limiti. Costituisce pertanto questo, un avvenimento di rilevo che rompe schemi e idee preconcette, per le quali solo in tempi moderni si sono realizzate delle navigazioni rivoluzionarie, che hanno modificato la visione geografica. Sono avvenimenti che in quanto accaduti nel mondo antico, avevano nell’immaginario comune, tempi di sedimentazione più lunghi. Erodoto cita l’evento come un primato, ma lo stesso non è pienamente consapevole di quanto fosse realmente avvenuto. Anch’egli era convinto che l’Africa fosse un’area estremamente limitata mentre in realtà era immensa e con la circumnavigazione, l’immagine e l’immaginario del mondo viene a mutarsi con la ridefinizione dei confini.
Il Mediterraneo che era solamente il mondo dei Greci, dopo queste esperienze di navigazione, vere spedizioni esplorative, cui partecipavano centinaia ed a volte anche migliaia di uomini, si estende anche ad altre genti. Erano fatti che avvenivano nel mondo fenicio di occidente, in quel di Cartagine, forse ritenuto per preconcetto, meno degno di nota rispetto alla rinomata civiltà greca. Ma vi erano delle contaminazioni profonde in quanto nello stesso periodo, nel mondo greco a partire dal VI secolo avviene qualcosa di importante, registrato sia da Platone che da Aristotele. Un certo tipo di conoscenze sacrali, che provenivano dal mondo orientale, vengono desacralizzate e vi è l’inizio di un’indagine scientifica. E questo avveniva nel VI secolo e non è un caso che in questo periodo, iniziano a comparire le prime mappe della terra.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Storia dei Mediterranei. Popoli, culture materiali e immaginario dall’età antica al Medioevo
Lascia il tuo commento