Su Blackwell, l’artista che dà nuova vita alle fiabe

Castelli incantati, boschi fiabeschi, case stregate emergono dai libri aperti e galleggiano a mezz’aria. Fragili e insieme resistenti, i mondi di carta dell’artista inglese Su Blackwell sono un viaggio nel fantastico.
Le sue sculture tridimensionali fatte di carta galleggiano letteralmente al di sopra dei libri usati da cui sono tratte. Raccontano un paragrafo o una scena della storia. Ma ricordano anche la fragilità del nostro mondo e dei sogni e delle ambizioni di ciascuno. E la fantasia che ci sostiene e rende la vita più bella.
Per realizzare i suoi mondi di carta Su Blackwell sceglie il capitolo o la frase che più la colpisce e lo traduce in una scena tridimensionale. Poi aggiunge la luce per dare maggiore profondità, creando magiche atmosfere.

Le sue fonti di ispirazione preferite? Le favole di Hans Christian Andersen e dei fratelli Grimm.

Scopriamo le favole di carta di Su Blackwell.

Su Blackwell, l’artista delle fiabe

Tutto nasce, come spiega la stessa artista, durante un viaggio in Thailandia.
Nel corso dell’ultimo anno di college, Su si concede una vacanza in oriente. Qui incontra l’arte sapiente di utilizzare la carta. E naturalmente un libro acquistato in un negozio che vende testi di seconda mano: Un americano tranquillo di Graham Green (in Italia nell’edizione Mondadori del 1996).
Tornata a casa ritaglia delle pagine delle falene. A ispirarla è una leggenda orientale: la storia descrive il fato di due innamorati le cui anime si reincarnano assumendo le sembianze di farfalle notturne. Poi l’artista sospende le sue creazioni proprio al disopra del libro aperto. C’è la fragilità del mondo in cui viviamo, dei sogni e delle ambizioni di ciascuno. E la fantasia che ci sostiene e rende la vita più bella. La strada è tracciata ed è fatta di volumi di seconda mano. Storie che Su Blackwell ama, di cui sceglie uno stralcio per restituirlo sotto forma di immagine. I materiali usati sono carta, fibre di cotone, colla e a volte legno di balsa per garantire solidità alla struttura. La luce aggiunge profondità, ricreando ombre e magia.
Come spiega in un articolo comparso sul quotidiano The Guardian:

Il mio lavoro è stato una volta descritto come se io stessi tessendo con le parole. Mi piace questa analogia.

Le fiabe di carta di Su Blackwell

Così nella sua galleria personale di sculture si possono ammirare Jack e i fagioli magici, Gita al faro di Virginia Woolf, I sei cigni,Matilda di Roald Dahl, l’Orient Express di Agatha Christie. E, a sorpresa, c’è anche un titolo italiano: Il barone rampante di Italo Calvino. Ma è possibile ammirare anche la rappresentazione di una libreria vera e propria.
L’opera si intitola Il collezionista di libri ed è stata commissionata dal fortunato possessore di una raccolta di volumi Penguin Classics e Puffin Books. I libri, ricreati uno per uno e posizionati sugli scaffali, rispecchiano fedelmente la sua collezione. Incredibilmente reale è anche la riproduzione della Biblioteca Centrale di Aberdeen, in Scozia: una richiesta del bibliotecario che ha lavorato nell’edificio per 30 anni. Attraverso le finestre si intravedono le sagome dei fantasmi che infestano le sale. Non sono le uniche commissioni illustri, Su Blackwell ha lavorato, tra gli altri, per Volvo e la British Airways, oltre che per le scenografie di una produzione teatrale della Regina delle nevi.

“Principesse di carta”, il libro di Su Blackwell

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E poi c’è la serie dedicata alle case. Comprende le dimore delle scrittrici celebri: casa Brontë o Austen su tutte. Ma anche anonimi cottage, fari, interi villaggi o suggestivi quartieri.
Nate in corrispondenza con il trasferimento in una nuova casa vissuto dalla stessa artista, le minuscole abitazioni disegnano angoli urbani in miniatura, illuminati in una singolare atmosfera.
E per chi vuole approfondire c’è anche un libro: si intitola Principesse di carta e in Italia è stato pubblicato da Logos nel 2013. Raccoglie 7 fiabe classiche riadattate e illustrate in maniera molto originale. Minuscoli universi tridimensionali intessuti di bellezza e inganno portano i lettori direttamente all’interno dei racconti.