“Cosa misteriosa il tempo: potente e, quando ci s’intromette, pericolosa” Albus Silente, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban.
L’idea di questo articolo è quella di analizzare le tempistiche della saga facendo riferimento ai soli romanzi, da Harry Potter e la pietra filosofale a Harry Potter e i Doni della Morte, escludendo tutte le altre fonti di informazione sulla saga, come i film, le dichiarazioni dell’autrice e altri contenuti aggiunti su piattaforme online come Pottermore.
Il motivo di questa scelta risiede nel fatto che i sette romanzi di Harry Potter sono una saga completa e tutte le altre informazioni sono un “di più” aggiunto senza una vera necessità pratica. Se così non fosse, significherebbe allora che la saga manca di elementi essenziali. Un altro motivo è che, come amante dei libri, sostengo e porto a vessillo il principio “i libri fanno fede”.
La grande rivoluzione che J.K. Rowling ci ha regalato con i suoi ormai leggendari romanzi è stata quella di sviluppare un universo fantasy parallelo e contemporaneo al nostro mondo. Già dalle prime pagine del primo romanzo è chiaro che ci troviamo nel Regno Unito e in tempi recenti: automobili, televisione, linguaggio, traffico e altri dettagli ci collocano inequivocabilmente in un mondo a noi vicino, familiare, ma senza darci informazioni precise sul “quando” in cui si svolgono gli eventi.
Harry Potter: in che epoca è ambientata la storia?
Sembra incredibile, ma fino all’uscita dell’ultimo romanzo in realtà non era possibile sapere esattamente in che anno ci si trovasse. Proprio così, nei primi sei romanzi, l’unica volta che si fa riferimento a un anno è nel primo, quando nella figurina di Albus Silente delle cioccorane troviamo scritto: “noto soprattutto per aver sconfitto nel 1945 il mago Oscuro Grindelwald”.
Per essere precisi anche altre date compaiono, in alcune lezioni di storia della magia, o citando la storia della magia, ma si tratta sempre di date molto lontane nel tempo e inutili per sapere l’anno in cui ci troviamo nei romanzi.
Arrivati al settimo capitolo della saga si può però finalmente stabilire che anno sia. Infatti nel sedicesimo capitolo troviamo le tombe dei genitori di Harry, che recitano:
“James Potter 27/03/1960-31/10/1981”
“Lily Potter 30/01/1960-31/10/1981”.
Da qui tutto è determinato: Harry è nato il 31 luglio 1980. Quindi (a esclusione del primo capitolo del primo libro e l’ultimo capitolo dell’ultimo libro) le vicende narrate sono comprese tra il 1991 e il 1998, anno in cui finalmente il nostro eroe riesce ad avere la meglio sul suo antagonista.
Quanti anni hanno Voldemort e Silente?
Adesso che siamo finalmente in un tempo determinato possiamo anche abbandonarci a spassionate speculazioni sulle età dei personaggi. I personaggi su cui mi vorrei soffermare sono i due più potenti maghi di tutti i tempi: Albus Silente e Lord Voldemort.
Link affiliato
Indicazioni sull’età dell’Oscuro Signore si hanno già nel secondo libro: in Harry Potter e la camera dei segreti viene detto che la camera dei segreti era già stata aperta 50 anni prima e all’epoca Tom Riddle frequentava il quinto anno.
Possiamo unire queste prime informazioni con quelle che ci vengono date nel sesto capitolo della saga (si scopre infatti che Tom Riddle è nato “l’ultimo giorno dell’anno”), calcolando facilmente che la sua data di nascita è 31/12/1926.
L’operazione fatta è: 1992 - 50 - 16, perché Hogwarts si inizia a frequentare superati gli 11 anni (perciò nello stesso anno a Hogwarts possono esserci ragazzi nati in due anni diversi). Quindi il nostro Signore Oscuro, nel tentativo di rendersi immortale, in realtà ha vissuto una vita più breve della media, lasciandoci all’età di 72 anni.
L’interrogativo da porsi a questo punto è: se Voldemort aveva 71 anni nel sesto capitolo, Silente quanti anni aveva? Sin dal primo capitolo della saga il Preside di Hogwarts viene presentato come un mago molto anziano, ma nel corso della saga l’energia e le capacità fisiche che dimostra sono sicuramente molto al di sopra delle capacità che in genere ci si possono aspettare da un uomo a quell’età.
Link affiliato
Facciamo due calcoli. Nel Principe Mezzosangue troviamo una descrizione fisica di Silente mentre si reca all’orfanotrofio per incontrare il giovane Tom Riddle: “I lunghi capelli e la barba di quel giovane Albus Silente erano rossicci”. Visto che la visita all’orfanotrofio è stata fatta nel 1938, dopo il compimento degli 11 anni da parte di Voldemort, se all’epoca Silente veniva considerato giovane possiamo supporre, ragionevolmente, che avesse un’età compresa tra i 35-50, oltre sarebbe risultato un uomo di mezza età.
Per cui una data di nascita plausibile può essere collocata tra il 1888 e il 1903.
Si potrebbe anche pensare che con “giovane Albus Silente” si intenda in riferimento al Silente che conosciamo, potendo così supporre che abbia anche un’età compresa tra i 50 e i 60 anni. Fin qui Silente potrebbe quindi essere nato tra il 1878 e il 1903.
Tenendo però conto che, come scopriamo nel settimo romanzo, a 18 anni Silente ha conosciuto Grindelwald e che da allora questi abbia reclutato seguaci e accresciuto il suo potere fino alla sua sconfitta nel 1945, si prospettano due ipotesi estreme:
1) Se Silente fosse nato nel 1903, avrebbe conosciuto Grindelwald nel 1921 e questi avrebbe esercitato il suo potere e la sua influenza per 24 anni da allora (fino ai suoi 42 anni).
2) Se Silente fosse nato nel 1878, avrebbe conosciuto Grindelwald nel 1896 e questi avrebbe esercitato il suo potere e la sua influenza per 49 anni da allora (fino ai suoi 67 anni).
Onestamente, visto che stiamo viaggiando in pure ipotesi, mi sentirei di affermare che la verità sta nel mezzo. In ogni caso questo significa che, in linea di massima, alla sua morte Silente aveva un’età compresa tra i 94 e i 119 anni.
I maghi vivono più a lungo dei babbani?
Adesso la domanda sorge spontanea: ma allora i maghi vivono più a lungo e si mantengono meglio dei babbani?
Secondo quanto scritto nei romanzi sembrerebbe ragionevole supporre di sì, in quanto non sono affatto rari personaggi con età simili a quella di Silente e ancora perfettamente attivi nelle loro occupazioni. I due esempi dei molti presenti che porto come campioni di questa idea sono la poco nota Griselda Marchbanks e Bathilda Bath, la storica della magia.
La Professoressa Marchbanks è una degli esaminatori dei G.U.F.O. Quando compare nel trentunesimo capitolo del quinto volume, afferma di aver esaminato personalmente Silente al suo esame M.A.G.O. in Trasfigurazione e Incantesimi, dimostrando così di lavorare nonostante sia significativamente più vecchia di Silente.
Bathilda Bath era invece la zia di Grindelwald, perciò anche lei ben più anziana di Silente. Lo stesso Grindelwald viene ucciso da Voldemort nell’ultimo romanzo, dimostrando una grande longevità nonostante gli anni trascorsi a Nurmengard.
Anche J.K. Rowling fa qualche errore
Esaminate le età di alcuni personaggi e dopo aver fatto le nostre speculazioni, passiamo adesso a dei “fun facts” che riguardano le date. Una cosa che sorprende di questa incredibile saga è la lungimiranza che l’autrice dimostra.
Dettagli insignificanti vanno a creare incredibili collegamenti tra un romanzo e l’altro e capita che alcuni eventi, frasi o osservazioni rivelino tutta la loro incredibile premeditazione solo molto tempo dopo.
La mia preferita in assoluto tra le frasi predittive della saga è questa:
“Voldemort ha messo un pezzetto si sé dentro di me? Chiese Harry trasecolato. Si direbbe proprio di sì.”
Questo scambio di battute si ha tra Harry e Silente nell’ultimo capitolo del secondo romanzo, ma il vero significato ci colpisce solamente sul finire del settimo libro: Harry è un Horcrux.
Nonostante la sua incredibile capacità di programmazione, però, la Rowling si è lasciata dietro dei piccoli dettagli: i giorni della settimana assegnati a certe, praticamente tutte, date presenti nei libri non corrispondono a quelli reali.
Per esempio nel primo capitolo del primo libro Vernon Dursley affronta un “martedì grigio” trovandosi davanti e intorno degli avvenimenti inspiegabili. Stormi di gufi impazziti, stelle cadenti a frotte e strambi tizi in giro rendono la sua giornata decisamente anormale.
Questi avvenimenti sono dovuti alla scomparsa di Voldemort avvenuta il 31 ottobre 1981 (come si scoprirà in seguito) e quel “martedì grigio” in realtà è domenica primo novembre 1981.
Oppure al quarto anno la prima prova del torneo Tremaghi si dovrebbe svolgere “martedì” 24 novembre (1994) che però era giovedì. Potrei continuare con ancora molti esempi, ma credo che non sia così importante. Queste piccole sviste sono ovviamente prive di importanza al fine della trama, ma possono almeno confortarci sul fatto che, nonostante il suo incredibile genio e talento, anche J.K. Rowling sia umana e possa commettere qualche piccolo errore.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Il tempo nei romanzi di Harry Potter: datazione, personaggi e piccole sviste
Naviga per parole chiave
Approfondimenti su libri... e non solo News Libri J.K. Rowling Curiosità per amanti dei libri
Lascia il tuo commento