Theodor Mommsen, Premio Nobel per la letteratura 1902, nel dipinto di Ludwig Knaus (Nationalgalerie Berlin, A I 315)
Il 1° Novembre 1903 si spegneva a Charlottenburg, vicino Berlino, Theodor Mommsen, considerato il più grande classicista del XIX secolo. Il nome di Theodor Mommsen risulta familiare a chiunque si sia approcciato, anche solo superficialmente, alla storia romana, poiché nessuno quanto lui, in epoca recente, ha fornito un contributo altrettanto significativo alla conoscenza dell’argomento.
Tedesco, animato da un’incredibile molteplicità di interessi, Mommsen ci ha lasciato una mole impressionante di scritti che spaziano dal diritto alla numismatica, dalla filologia alla storia, dall’epigrafia alla linguistica, affermandosi come un gigante della cultura europea degli ultimi due secoli.
Nel giorno dell’anniversario della morte, vediamo chi era Mommsen nel privato e scopriamone le opere più significative, a cominciare da quella Storia di Roma che nel 1902 gli valse il Nobel per la letteratura con la motivazione:
“al più grande maestro vivente della scrittura storica, con speciale riferimento al suo maggior lavoro, Storia di Roma”.
Vita di Theodor Mommsen
Christian Matthias Theodor Mommsen, giurista, numismatico, storico, epigrafista e filologo, nacque il 30 Novembre 1817 a Garding, località all’epoca contesa fra Danimarca e Prussia.
Figlio di un pastore protestante, dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza ad Oldesloe, si trasferì ad Altona per intraprendere i primi studi e nel 1843 si laureò in Giurisprudenza a Kiel.
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Il giovane e precoce Mommsen, fin dalla più tenera età, aveva mostrato capacità ed interessi fuori dal comune, oltre che una spiccata curiosità per il mondo classico, e così, quando ottenne una borsa di studio, ne approfittò per recarsi in Italia e in Francia, dove ebbe la possibilità di acquisire nuove competenze a riguardo.
In seguito Mommsen divenne un eminente professore universitario.
Insegnò legge a Lipsia (nel 1851, a causa delle sue idee liberali, fu costretto a dimettersi), Diritto Romano a Zurigo e poi a Breslavia, infine storia romana a Berlino.
Dal punto di vista privato, Mommsen sposò Marie Reimer, figlia del celebre editore, da cui ebbe ben 16 figli.
Lo studioso si spense a Charlottenburg il 1º novembre 1903; l’anno precedente, per la sua Römische Geschichte (Storia di Roma), era stato insignito del Nobel per la letteratura.
Storia di Roma di Theodor Mommsen
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Nella sterminata produzione scientifico/letteraria di Theodor Mommsen spicca, per valore e fama, Storia di Roma (Römische Geschichte), una poderosa e ricca trattazione storica sull’antica Roma dalla sua fondazione al periodo repubblicano.
L’opera venne pubblicata in tre volumi dal 1854 al 1856 e ottenne un successo immediato e strepitoso.
A tutt’oggi essa è considerata un classico imprescindibile per chiunque volesse approfondire lo studio della prima parte della storia romana.
Nel 1850, quando insegnava all’Università di Lipsia, l’autore incontrò Karl Reimer e Solomon Hirzel, titolari dell’omonima casa editrice, che gli commissionarono il lavoro personalmente, raccomandandosi che esso non risultasse troppo scolastico e che, oltre all’accuratezza scientifica, presentasse anche i connotati tipici dello scritto letterario.
Un’impresa tutt’altro che semplice ma portata a termine egregiamente da Mommsen, che mixando con sapienza scrupolosità documentaria e prosa rigogliosa, ci ha restituito un apporto irrinunciabile per la conoscenza di Roma.
Inizialmente, secondo le intenzioni dello scrittore e dei committenti, l’opera avrebbe dovuto costituirsi di cinque volumi e coprire l’intera storia romana dalla fondazione a Diocleziano (284–305), ma si è di fatto arrestata alle riforme di Giulio Cesare, considerato da Mommsen uno degli statisti più capaci dell’antichità.
In seguito, alcuni appunti presi durante le lezioni tenute dallo studioso in ateneo fortuitamente ritrovati nel 1980, sono stati pubblicati e tradotti in varie lingue, italiano compreso, nel 1992.
Altre opere di Mommsen
Come anticipato, Mommsen ci ha lasciato una mole sconfinata di lavori (più di mille!) che vertono principalmente, ma non esclusivamente, intorno al suo incrollabile interesse per l’antica Roma, intesa come società, diritto ed epigrafia.
Oltre alla già menzionata Storia di Roma che gli valse il Nobel per la letteratura nel 1902, citiamo:
- Legge Costituzionale Romana (1871-1888): un trattato sistematico del diritto costituzionale romano, in tre volumi, ancora oggi considerato un caposaldo del settore
- uno studio specifico e approfondito del Diritto penale romano (1899)
- Corpus Inscriptionum Latinarum, una preziosa collezione di iscrizioni romane alla raccolta delle quali contribuì l’Accademia delle Scienze di Berlino
- importanti raccolte relative alle fonti del diritto romano: il Corpus Iuris Civilis di Giustiniano e il Codex Theodosianus.
Una bibliografia del 1905 elenca oltre mille titoli riferibili a Mommsen, che fra i tanti meriti, ha avuto soprattutto quelli di fornire un nuovo ordine allo studio della storia romana e di aprire la strada all’epigrafia, che consiste nell’analisi delle iscrizioni su pietra e legno.
Quanto detto finora è sufficiente a comprendere l’immane portata dell’opera dello studioso tedesco nella cultura occidentale, di cui costituisce un pilastro fondamentale e probabilmente ineguagliabile.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Theodor Mommsen: vita e opere dello storico premio Nobel per la Letteratura
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